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Professoressa accusata di abusi su studente minorenne: lo avrebbe adescato in un videogioco online

USA, Texas: insegnante accusata di aver abusato sessualmente di uno studente minorenne

Le autorità del Texas hanno arrestato una professoressa con l'accusa di abusi su un ex studente minorenne dopo averlo adescato su un videogioco online.

In Texas un’insegnante avrebbe abusato sessualmente di uno dei suoi studenti per diverso tempo, a partire da quando il ragazzo aveva l’età di 12 anni, dopo averlo adescato online giocando ai videogiochi. Marka Lee Bodine, 31 anni, è stata arrestata dopo che il ragazzo ha trovato il coraggio di raccontare  ai dirigenti scolastici ciò che era accaduto con la sua professoressa. 

Prof adesca studente minorenne online e abusa di lui

Le autorità del Texas hanno avviato un’indagine  l’11 aprile, dopo che un ex studente della Tomball Intermediate School ha riferito alle autorità scolastiche di aver avuto una relazione inappropriata con la Bodine.  La donna, ex insegnante di scuola media e da poco divorziata, si era trasferita nello stesso quartiere del ragazzo che, molto probabilmente avrebbe adescato giocando a un videogioco online e a cui avrebbe poi inviato una serie di messaggi contenenti immagini sessualmente esplicite, con le quali avrebbe spinto il giovane a fare sesso subito dopo il suo tredicesimo compleanno.
Il ragazzo avrebbe poi ammesso di aver fatto sesso più volte con la professoressa, alcune di queste anche all’interno della sua stessa classe. 

La donna è stata accusata di abusi sessuali su minore e il 17 aprile è stata arrestata e incarcerata nella prigione della contea di Harris, ma secondo quanto riportano i quotidiani locali, avrebbe pagato una una cauzione di $100.000 e sarebbe stata lasciata

A raccontare il turbamento del ragazzo su quanto accaduto, è stato il capo della Polizia di Tomball Jeff Bert:

È stata decisamente una richiesta di aiuto, il ragazzo aveva contattato la scuola e anche il dipartimento di polizia, quindi penso che ne sia rimasto sopraffatto e abbia contattato noi.

Le indagini hanno dimostrato che gli abusi sono durati per circa due anni e mezzo, quasi tre, ed a prova di ciò vi sono messaggi di testo e foto compromettenti – ha aggiunto. Il principale obiettivo di questo dipartimento di Polizia è cercare di raccogliere tutte le prove necessarie, ma anche di assicurare che non vi siano altri bambini coinvolti.