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I Pronipoti: il cartone sulle avventure della famiglia Jetsons

I Pronipoti

Vi ricordare il cartone animato "I Pronipoti"? La simpatica famiglia Jetsons direttamente dal futuro, con le sue disavventure.

Momento nostalgia

Prima o poi nella vita di tutti arriva il momento nostalgia e ci si ricorda di quando si era felici da bambini. Spensierati, si passava il tempo a giocare e a guardare la tv. I cartoni animati hanno accompagnato diverse generazioni, ma cambiando di volta in volta. Sono pochi i cartoni che possono vantarsi di aver accompagnato diverse generazioni. Sono quei cartoni che possono essere definiti i grandi classici: Heidi, Pippi calzelunghe, Pollyanna, i Flintstones e i Pronipoti. Probabilmente alcuni di loro con gli anni sono stati scalzati dai nuovi arrivati, ma molti altri sono resistiti nel tempo. Nella categoria dei meno fortunati forse possiamo classificare “I Pronipoti”: la storia di una tipica famiglia anni ’50 che, però, vive nel futuro. Ve li ricordate? Che la risposta sia un sì o un no, vale la pena fare un tuffo nel passato.

Le origini

La serie è nata dal genio di Hanna-Barbera (la stessa casa di produzione dei Flintstones, per intenderci). In lingua originale il titolo della serie è “The Jetsons”, ovvero il nome della famiglia protagonista della serie. La prima volta la serie andò in onda negli Stati Uniti nel ’62 e per noi delle generazioni successive alcuni tratti presenti nel cartone ci riportano con la mente in maniera cara a quegli anni. Il cartone è basato sulle vicende quotidiane della famiglia Jetsons: padre George, madre Jane, figlia Judy, figlio Elroy, domestica, cane. Essendo una famiglia che vive nel futuro (siamo nell’anno 2063), però, la loro casa è come una navicella spaziale super tecnologica e attrezzata (o almeno per i canoni dell’epoca) e anche la stessa domestica è un robot tuttofare. La famiglia Jetsons interagisce con gli altri membri della loro comunità spaziale, tra cui l’arrogante capo di George, il signor Cosmo G. Spacely.

Innovazione e tradizione

Il cartone animato aveva, in realtà, l’andamento da sitcom, come quelle che andavano tanto di moda all’epoca – “Happy days” in testa. Anche i personaggi sono caratterizzati con i classici stereotipi della famiglia americana anni ’50: la dolce mogliettina casalinga; la figlia capricciosa, attenta al suo aspetto; il figlioletto bravo a scuola, appassionato di scienze; il padre di famiglia bravo impiegato. Il cane di famiglia, poi, non può mancare mai e deve essere un tenero pasticcione. Anche il robot/cameriera è tenuto con affetto, come se fosse una persona. I tratti sono talmente vicini alla consueta sitcom che, voltando tutto in chiave comica, ne diventa una perfetta parodia, dimostrando proprio come la famigliola perfetta americana non potrebbe mai esistere davvero nel futuro. I disegni e l’animazione ricordano molto quelli dei Flintsones – conosciuti in Italia anche col nome che gli venne dato all’inizio “Gli antenati”. Anche quest’ultimi nati negli anni ’60, presentano lo stesso schema di famiglia tipo, stavolta non proiettata nel futuro ma nella preistoria.

Vi è tornata la voglia di vederli di nuovo? O, se non li avete mai visti, vi è venuta la curiosità di conoscerli? Andate a spulciare nelle videoteche o nei negozi di DVD: fra la serie originale e i film che ne sono stati tratti in seguito non vi mancherà materiale da visionare. (Se sei un fan dei cartoni vintage vedi anche “Daria, la serie animata anni 90 in onda su MTV“)