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Epidemia da virus, continuano le chiamate al pronto soccorso

VIRUS

Dopo il caso dei bambini della scuola calcio, si sta diffondendo a macchia d'olio una sintomatologia particolarmente insidiosa con febbre alta e problemi gastrointestinali che sta allarmando mamme con bambini piccoli ma anche adulti. Si tratta di una forma virale che "si cura" anche solo con la giusta igiene.

E’ stato per un batterio, il campylobacter, la causa dei sintomi gastrointestinali accusati dai bambini in ritiro presso la scuola calcio della Polis a San Desiderio nelle primissime settimane di settembre.

E’ l’esito delle analisi compiute dall’Asl3 su 25 bambini con la passione del calcio e avevano tutti sintomi molto forti per febbre alta e problemi gastrointestinali.

Da subito si era pensato a una intossicazione alimentare data la frequentazione dello stesso bar-ristorante ma ora è certo che si sia trattato del CAMPYLOBACTER.

Inoltre, pare che questo stato sintomatologico sia diffuso in tutta Genova colpendo numerosi soggetti. A tal proposito riferisce Andrea Stimmamiglio, presidente dei Medici di famiglia di Genova: “Non si è mai vista una situazione così diffusa a settembre. I casi sono molti e arrivano ad essere in crescita. Tutti i pazienti presentano la febbre molto alta 39-40 per poi regredire in tempi rapidi, in tre giorni al massimo”.

Conferma la situazione greve il pediatra Alberto Ferrando che dice: “Il presupposto reale di una diffusione epidemica è in corso. In questo periodo continuano a chiamare mamme che riferiscono di casi con febbre alta e diarrea persistente. Personalmente ho in cura una bambina che presenta tosse insistente. La PREVENZIONE, lo dico sempre, è la prima cosa per evitare di avere così tante conseguenze fisiche ed è semplicemente l’igiene. In alcune scuole, addirittura, non mettono il sapone nei bagni. Così, se un bimbo ha una infezione da rotavirus, per un mese circa continua a portarlo con sé. E se tocca oggetti e persone con le manine non lavate, il rischio di contagio è quasi sicuro.”

Per quanto concerne gli adulti la situazione è similare oltre al fatto che è possibile contrarre il virus anche tramite alimenti non conservati in maniera ottimale. In tal senso informa il rappresentante dei Medici di medicina generale, Pierclaudio Brassesco, che riferisce: “Nei soggetti adulti dobbiamo parlare di gastroenteriti sia virali che causate dagli alimenti. Mangiare un tramezzino non fresco ora è essere incoscienti. Tuttavia, al momento attuale prevale la forma virale. Questi casi non vanno sottovalutati perché queste forme erano tipiche nei periodi caldi e ora stiamo assistendo a una coda di stagione inattesa”.

All’ospedale San. Martino iniziano ad esserci numerose chiamate per questi casi. Rassicurando che non si tratta ancora di una influenza vera e propria che arriverà non prima di novembre con il nome di ‘cino-australiana’ fino ad avere il picco massimo a gennaio del 2018.