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Pronto Soccorso in allarme: l'influenza si aggiunge alla quarta ondata

pronto soccorso sotto pressione

Pronto Soccorso a rischio collasso: in molti è allarme per carenza di personale e per i crescenti casi di Covid ed influenza

È crisi in Pronto Soccorso: le influenze invernali si aggiungono ai casi Covid e molti reparti non riescono. agestire la situazione a causa di carenza di personale.

Allarme Pronto Soccorso: la protesta

Oggi – 17 novembre – è prevista un a protesta a Roma di tutti i medici in prima linea nei servizi di emergenza e urgenza, ma i partecipanti saranno in numero ben minore rispetto a quanto pronosticato, perché la maggior parte di loro non potranno assentarsi dal lavoro.

La carenza di personale e la situazione critica su due fronti – Covid ed influenze invernali – stanno mettendo a dura prova quello che si configura come il  baluardo contro l’esplosione di focolai negli ospedali: il Pronto Soccorso.

Allarme Pronto Soccorso: la denuncia

A denunciare la situazione è la Simeu – società scientifica della medicina di emergenza e urgenza: prima del Covid, i Pronto Soccorso erano sottonumero di duemila medici. Ora all’appello di dottori ne mancano quattromila, che rappresentano circa il 30% dell’organico necessario.

La fuga è tra gli effetti collaterali della pandemia che ha portato i camici bianchi sull’orlo di una crisi di nervi. Basti pensare che quest’anno 456 borse di studio per la specializzazione in medicina d’urgenza non sono state assegnate perché nessun candidato si è fatto avanti.

Allarme Pronto Soccorso con l’arrivo dell’inverno

Un edificio su tre era già sovraffollato prima della quarta ondata, tanto che alcuni vengono momentaneamente chiusi per carenza di personale. Ora la situazione sta precipitando perché si aggiunge l’influenza, che ha iniziato a mordere. Il bollettino influente dell’Iss dal 18 ottobre al 7 novembre ha già contato 573mila casi, con un’incidenza di 3,5 influenzati ogni mille abitanti, mentre nello stesso periodo dello scorso anno, quando si portavano le mascherine anche all’aperto e c’erano molte più restrizioni, il rapporto era di 1,15 ogni mille.