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Proponeva sesso per curare il papilloma virus: arrestato il ginecologo Giovanni Miniello

arrestato Giovanni Miniello

Proponeva rapporti sessuali come terapia per l'HPV. Il ginecologo barese Giovanni Miniello è stato arrestato.

Proponeva rapporti sessuali come terapia per curare l’HPV. Questa l’accusa fatta a Giovanni Miniello, ginecologo barese di 68 anni che è stato messo in stato di arresto. La vicenda finì agli onori della cronaca grazie alla redazione delle Iene che produssero un’inchiesta molto articolata nella quale vennero coinvolte anche due giovani donne che si rivolsero proprio al ginecologo. Stando a quanto appreso, i due episodi portati all’attenzione del Giudice per le indagini preliminari risalgono rispettivamente a giugno 2021 e settembre 2019.

Arrestato Giovanni Miniello, il ginecologo: “Ho dato esecuzione alla sentenza mediatica”

Miniello, che è stato messo agli arresti domiciliari, aveva deciso di dimettersi dall’ordine dei medici con tanto di cancellazione dall’albo dei professionisti. A seguito dell’avvio dell’indagine conoscitiva attuata dalla Procura di Bari – riporta Open – era arrivato a definirsi vittima dei media: “Ho dato così esecuzione alla sentenza mediatica emessa nei miei confronti da alcuni attori”, ha quindi affermato. 

Arrestato Giovanni Miniello, “Aveva posto in essere atti e condotte gravissime”

C’è di più perché dagli atti si legge come il ginecologo mise in atto comportamenti invasivi e lesivi della sfera sessuale: “aveva posto in essere atti e condotte gravemente lesive della loro sfera e libertà sessuale, peraltro in assenza di avviso alcuno alle pazienti circa talune pratiche ‘invasive’ cui sarebbero state sottoposte e senza quindi averne accertato il relativo consenso”, si legge dai documenti riportati da “Il Fatto Quotidiano”. 

Arrestato Giovanni Miniello, per il ginecologo la Procura chiese la custodia cautelare 

Per il ginecologo barese, la Procura chiese che venisse messo in regime di custodia cautelare. Ciononostante, secondo il giudice tale misura seppure adeguata, non sarebbe risultata “necessaria nel caso di specie”. Questo ha portato a far scattare gli arresti domiciliari che sarebbero risultati idonei, ma al contempo avrebbero precluso “nuove occasioni per tornare a delinquere”.