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Protesta dei mercatali a Napoli, A1 bloccata da una colonna di mille camion

Protesta Mercatali Napoli

Una nuova protesta dei mercatali a Napoli, contro la zona rossa, ha bloccato completamente la A1 con una colonna di camion.

I mercatali hanno organizzato una nuova protesta in Campania contro la zona rossa. Questa mattina, 13 aprile 2021, due colonne di 500 camion, la prima all’altezza di Nola e la seconda di Caserta, hanno bloccato l’autostrada A1 in direzione Napoli-Roma. Si tratta più che altro di un forte rallentamento, a causa del lento procedere dei furgoni.

Protesta dei mercatali a Napoli

Autostrada A1 bloccata da due colonne di camion per protestare contro la zona rossa in Campania. Non si tratta, in realtà, di un vero e proprio blocco ma di un rallentamento del traffico dovuto al fatto che i camion stanno procedendo molto lentamente, creando code di diversi chilometri. I mercatali campani hanno deciso di tornare a manifestare, una settimana dopo la prima protesta, cercando di bloccare nuovamente l’autostrada A1, dove si registrano notevoli disagi alla circolazione tra Napoli e Caserta. Si tratta di un blocco dovuto a due carovane di furgoni, il primo con oltre 100 mezzi verso Caserta Nord e Santa Maria Capua Vetere, il secondo con 700 furgoni che hanno bloccato il traffico proveniente da Napoli, Salerno e Reggio Calabria.

Sul posto è intervenuta anche la Polstrada. Marrigo Rosato, dell’Ana – Associazione Nazionale Ambulanti, ha spiegato che in Autostrada ci sono mille furgoni. Una carovana per chiedere al governo di cambiare linea con i prossimi decreti. “Mai più mercati chiusi” è lo slogan della manifestazione, che è stata organzizata da Ana, un gruppo diverso da quello che ha manifestato una settimana fa. Nel blocco della settimana scorsa erano presenti gli aderenti al Comitato Autonomo Ambulanti Campania, che sono stati ricevuti a Roma dal Governo e stanno aspettando delle risposte per la loro situazione nelle prossime ore, altrimenti torneranno di nuovo in piazza a manifestare. La situazione economica per tutte queste persone, a causa della pandemia, sta peggiorando sempre di più. Per questo continuano a protestare contro le decisioni del Governo.