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Proteste in Russia: oltre 1.300 fermi contro i manifestanti

proteste in Russia

La gente non vuole andare in guerra: 1.300 in tutta la Russia i manifestanti bloccati per proteste contro la mobilitazione militare indetta da Putin.

Continuano le proteste in Russia dopo l’annuncio della mobilitazione militare parziale: oltre 1.300 manifestanti fermati in 38 città diverse della Nazione.

La mobilitazione militare parziale scatena proteste in Russia

Continuano le proteste in tutta la Russia dopo l’annuncio di mobilitazione militare parziale fatta ieri dal presidente Vladimir Putin. Secondo la ong Ovd-Info, al momento sarebbero oltre 1.300 i manifestanti fermati, di cui 500 solo nella Capitale.

Centinaia di persone sono scese in piazza in 38 città divere della Russia, dalla Siberia fino a Mosca e San Pietroburgo. La polizia è intervenuta perché le manifestazioni non autorizzate sono illegali secondo le leggi locali.

Proprio a San Pietroburgo – secondo quanto riferito da Ovd-Info – le persone scese in piazza pacificamente sono state picchiate con manganelli, ma è ignoto il numero dei feriti.

Le parole del ministero dell’Interno russo

La funzionaria del ministero dell’Interno russo, Irina Volk, in una dichiarazione citata dalle agenzie di stampa russe, ha affermato che gli agenti hanno interrotto i tentativi di inscenare quelle che hanno definito piccole proteste.

«In un certo numero di regioni, ci sono stati tentativi di organizzare azioni non autorizzate che hanno riunito un numero estremamente ridotto di partecipanti».

Inoltre, l’ufficio del procuratore di Mosca ha avvertito che gli inviti su Internet a partecipare a proteste di strada non autorizzate, o la partecipazione ad esse, potrebbero comportare fino a 15 anni di carcere.