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Province, dai professori Gallo e Dogliani appello a Governo e Parlamento "rispettate la Costituzione"

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"Della nostra Carta Costituzionale, Governo e Parlamento possono dare interpretazioni evolutive, non involutive. Serve una riforma seria e razionale delle autonomie locali, che non si puà fare semplicemente abolendo una parola, perché toccare i principi della Costituzione rappresenta una strada pe...

costituzione“Della nostra Carta Costituzionale, Governo e Parlamento possono dare interpretazioni evolutive, non involutive. Serve una riforma seria e razionale delle autonomie locali, che non si puà fare semplicemente abolendo una parola, perché toccare i principi della Costituzione rappresenta una strada pericolosissima per la democrazia del nostro Paese”.
Lo hanno detto oggi il prof. Carlo Emanuele Gallo e il prof. Mario Dogliani, ordinari di diritto amministrativo e costituzionale all’Università di Torino, intervenendo alla seduta del Consiglio provinciale su invito del presidente della Provincia Antonio Saitta.
I due costituzionalisti sono tra i 44 firmatari dell’appello al Parlamento “Per una riforma razionale del sistema delle autonomie locali” ed hanno contestato apertamente i principi su cui si basa il disegno di legge del ministro Del Rio, il cosiddetto “svuota Province”.
Il prof. Gallo ha “richiamato con forza il Governo e il Parlamento al rispetto della Costituzione: è indispensabile che la riforma sia razionale, che ci sia coerenza nelle modifiche, che si avvii un processo razionale di riordino. Invece si sa che la strada intrapresa è incostituzionale, ma si va avanti lo stesso”.
Il prof. Dogliani ricordando quanto “la riforma delle autonomie locali in Italia sia un vero e proprio calvario” e quanto “l’opinione pubblica sia stata disinformata su questo tema”, ha sottolineato tra l’altro: “la soppressione della Provincia che svolge funzioni di area vasta sarebbe possibile solo se tutte quelle funzioni fossero attribuibili ai Comuni, i quali però sono proprio i destinatari di quelle scelte amministrative. Come potrebbero ricevere quei compiti?”
I professori sono stati anche fortemente critici sulla scelta del Governo sia dei commissariamenti in atto di alcune Province, sia delle elezioni di secondo grado: “il sistema elettorale diretto – ha detto il prof. Gallo – è quello principe, tornare indietro è involutivo e recessivo. Ridurre la classe politica è sbagliato, bisogna favorire la partecipazione dei cittadini e quindi aumentare la classe politica, che ha il dovere di specializzarsi. Le Regioni nel nostro Paese hanno delegato molto alle Province: il livello intermedio allora è un valore e non un peso”.
Il presidente Saitta ha ribadito la volontà delle Province italiane di “investire del tema la Corte Costituzionale con un ricorso se verrà approvata dal Parlamento il testo attuale della riforma Del Rio” .