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Provincia di Biella, focolaio di variante Delta in un santuario

Il santuario dove sono stati registrati i contagi

Provincia di Biella, focolaio di variante Delta in un santuario: il personale della Asl ha effettuato i tamponi e ha individuato la mutazione

Provincia di Biella, preoccupa un focolaio di variante Delta individuato in una locanda a servizio di un noto santuario religioso del territorio. La pericolosa variante indiana potenziata è dunque arrivata anche in Piemonte, nello specifico di queste ultime notizie di cronaca nel Biellese. Secondo quelle notizie riportate dai media locali sono stati individuati due casi a San Giovanni d’Andorno, frazione di Campiglia, in Alta Valle Cervo. E si tratta di casi confermati ufficialmente dalla Asl di riferimento.

A Biella focolaio di variante Delta in un santuario: tre casi e due accertati

Il personale sanitario ha infatti effettuato i relativi tamponi su tre persone contagiate. Si tratta di visitatori-fedeli reduci da una sosta presso la locanda situata nelle adiacenze immediate del noto complesso religioso biellese. Quei tamponi sono stati processati a Candiolo e due di essi sono risultati positivi alla variante Delta, mentre invece il terzo è ancora in fase di accertamento in quanto ad individuazione del ceppo di coronavirus. I sospetti iniziali sulla possibilità che si trattasse di variante Delta sono stati innescati dal dato empirico per cui le persone risultate positive avevano già completato il ciclo di vaccini.

Biella, focolaio di variante Delta in una locanda vicino ad un santuario

Ad ogni modo le autorità locali fanno sapere che la situazione resta abbondantemente sotto controllo, anche se con la Delta il range di cautela è comprensibilmente più elevato. E a riprova del clima di vigilanza assoluta ma non certo di allarme o panico è il fatto che ieri il santuario è comunque rimasto aperto e che per la giornata di oggi, 27 giugno, è prevista la celebrazione della messa alle 17. Fino al 3 luglio invece la locanda resterà chiusa. Ad oggi, dai primi di maggio a fine giugno, in Piemonte sono stati identificati 8 casi di variante Delta. Per la precisione si tratta di 6 persone italiane e di due stranieri. Le province interessate sono quelle di Cuneo, Torino, Novara e Biella.

Biella, focolaio di variante Delta in un santuario. La nota della Regione Piemonte

Questa la nota ufficiale della Regione: “Si tratta di casi asintomatici o con sintomi non di particolare gravità. Attualmente tutti sono già guariti o in via di guarigione e i loro contatti in quarantena. In particolare per il focolaio di Biella, emerso nell’ultima settimana ed ultimo diagnosticato in ordine cronologico, i casi accertati come variante Delta sono al momento due, mentre un altro caso è ancora in fase di accertamento. Tutti i casi individuati finora sono emersi grazie al potenziamento dell’attività di contact tracing e agli approfondimenti diagnostici avviati dalla Regione. Le attività di ricostruzione delle catene di trasmissione e di indagine e screening dei contatti svolte dai Sisp stanno permettendo di contenere la diffusione del virus”.