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Psichiatria: disturbi under 18 'emergenza ignorata, mancano letti in ospedale'

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Milano, 10 ott. (Adnkronos Salute) - "La salute mentale dei bambini e degli adolescenti italiani è a rischio: il 20% e il 25%" di loro "manifestano i segni, rispettivamente, di un disturbo d'ansia e di depressione" e in questa fascia i problemi neuropsichici sono &quo...

Milano, 10 ott. (Adnkronos Salute) – "La salute mentale dei bambini e degli adolescenti italiani è a rischio: il 20% e il 25%" di loro "manifestano i segni, rispettivamente, di un disturbo d'ansia e di depressione" e in questa fascia i problemi neuropsichici sono "in costante aumento". Al contrario, le risorse dei servizi di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Npia) "continuano a diminuire e perfino le situazioni urgenti non riescono a trovare un ricovero" in ospedale, perché "i posti letto per il ricovero in ambiente neuropsichiatrico infantile dei bambini e dei ragazzi di 0-18 anni che ne hanno bisogno sono solo 395 in tutto il Paese" e addirittura zero in cinque regioni. "Numeri da emergenza sanitaria", ma "una realtà ignorata da opinione pubblica e classe politica", denuncia la Sinpia, Società italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza.

In occasione della Giornata mondiale per la salute mentale che ricorre oggi, istituita nel 1992 dalla Federazione mondiale per la salute mentale, riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della sanità e dedicata quest'anno al tema 'Rendere la salute mentale e il benessere di tutti una priorità globale', gli specialisti spiegano che "tra il 2020 e il 2022 gli accessi dei minori al pronto soccorso e i ricoveri in ospedale per cause legate alla suicidalità, cioè comportamenti autolesionistici, pensieri, azioni e tentativi suicidari, sono in preoccupante aumento. Nello stesso periodo, sono triplicati i ricoveri per cause legate ai disturbi alimentari come l'anoressia e la bulimia. In generale, tra il 2021 e il 2022 gli accessi in ospedale per cause legate a disturbi psichiatrici hanno superato di gran lunga quelli dei livelli di pre-pandemia, già in preoccupante ascesa nei 10 anni precedenti. Ma anche gli accessi per tutti gli altri disturbi Npia, dall'autismo ai disturbi del linguaggio e dell'apprendimento, appaiono in netto aumento e con quadri di sempre maggiore complessità".

"Negli ultimi 10 anni l'ansia e la depressione sono aumentate notevolmente tra i bambini e i ragazzi – sottolineano gli esperti – La pandemia e poi la guerra, che genera preoccupazione e incertezza nel futuro, hanno ulteriormente accentuato questa tendenza. Durante l'infanzia e l'adolescenza viene segnalata una più alta incidenza di disturbi d'ansia e dell'umore, con evoluzione in disturbo post traumatico nel 30-40% dei casi". Avverte la Sinpia: "Sottovalutare l'impatto delle conseguenze del Covid-19 tra i più giovani, in una situazione già molto critica in termini di personale, servizi e organizzazione assistenziale per i disturbi neuropsichiatrici dell'infanzia e adolescenza, rischia di trasformare un'emergenza sanitaria in una crisi dei diritti dei bambini e dei ragazzi".

"Nonostante numeri da vera e propria emergenza sanitaria, i disturbi neuropsichici dell'età evolutiva sono spesso drammatici e tragicamente trascurati dal nostro sistema sanitario nazionale – afferma la presidente Sinpia Elisa Maria Fazzi, direttore dell'Unità operativa di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Asst Spedali Civili di Brescia e professore ordinario UniBs – Una realtà che gran parte dell'opinione pubblica e della classe politica continua a ignorare. I posti letto di fatto non sono a sufficienza e sono distribuiti in modo ineguale nel Paese, con ben cinque regioni senza letti. Ci si appoggia quasi sempre ai reparti di Pediatria, in una logica di supporto e accoglienza più che di progetto di cura, e spesso purtroppo anche in quelli di Psichiatria adulti, per nulla adatti all'accoglienza e alla cura dei minorenni e dei loro genitori".

"Occorrono non solo risorse per l'urgenza, che è in questo momento la drammatica punta dell'iceberg – sottolinea Fazzi – ma soprattutto il potenziamento della rete dei servizi territoriali Npia che, coinvolgendo famiglie, scuole, sistema sociale e sanitario, migliori l'intercettazione dei soggetti a rischio o dei primi sintomi affinché tutti i bambini e ragazzi con disturbi neuropsichici di varia natura e le loro famiglie vedano finalmente riconosciuto il diritto a cure appropriate e tempestive".

"Un adeguato investimento nell'ambito della promozione della salute mentale e della prevenzione dei disturbi neuropsichici è sempre più urgente, nonché strategico – ammonisce la past presidente Sinpia Antonella Costantino, direttore dell'Unità operativa di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza della Fondazione Irccs Policlinico di Milano – I bambini e gli adolescenti di oggi sono gli adulti di domani e non c'è salute mentale senza un investimento strategico sull'infanzia e sullo sviluppo neuropsichico, fin dai primi anni. Una diagnosi precoce e un tempestivo intervento in sinergia tra territorio e ospedale può cambiare, in molti casi, la storia naturale dei disturbi neuropsichici. Non solo evitandone le gravi conseguenze sui più giovani, ma riducendo notevolmente l'impatto sociale ed economico sull’individuo, la famiglia e la società".