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Putin teme un avvelenamento: ha un team di assaggiatori personali

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Il presidente russo Putin, che continua a dimostrare spietatezza, sta provando anche paura. Ha un team di assaggiatori perché teme l'avvelenamento.

Il presidente russo Putin, che continua a dimostrare spietatezza, sta provando anche paura. Ha un team di assaggiatori perché teme l’avvelenamento.

Putin teme un avvelenamento: ha un team di assaggiatori personali

Vladimir Putin ha paura. Nonostante le continue minacce e alla denuncia dei russi che si oppongono alla guerra, il presidente russo sta provando un forte timore, che in Russia stanno definendo “paranoia” che qualcuno possa avvelenarlo. Secondo il Daily Beast, Putin ha scelto un gruppo di assaggiatori personali a cui fa assaggiare il cibo prima di mangiarlo. Il mese scorso ha anche sostituito tutto il suo staff personale di mille persone. “Addetti alla lavanderia, segretarie, cuoche… adesso ha un gruppo di persone completamente nuovo. La valutazione dell’intelligence è che abbia paura” ha scritto il Daily Beast. In Russia il veleno è il metodo preferito per uccidere e Putin lo sa bene. Si ritiene che i suoi agenti abbiano ucciso Alexander Litvinenko, ex agente dei servizi segreti e poi dissidente, aggiungendo veleno radioattivo ad una tazza di tè nel 2006. Nel 2018 le autorità hanno affermato che i collaboratori di Putin avrebbero spruzzato veleno mortale sulla porta d’ingresso dell’ex spia Sergei Skripal. Lui e la figlia si sono salvati per miracolo. Si dice anche che Putin avrebbe ordinato l’avvelenamento dell’ex leader dell’opposizione Alexei Navalny

L’addio al generale Roman Gavrilov

Vladimir Putin ha molte preoccupazioni e lo conferma il siluramento dei vertici della Guardia nazionale russa, istituita nel 2016 da Putin, storica erede del “Corpo delle Guardie interne” creato nel 1811 dallo Zar Alessandro I. Il generale Roman Gavrilov, vicecomandante della Rosgvardia, sarebbe stato arrestato dall’Fsb, servizi di sicurezza della Federazione russa, secondo altri solo “rimosso dall’incarico” con l’accusa di fuga di notizie e abusi amministrativi. La notizia è stata riportata da Christo Grozev, giornalista investigativo del sito “Bellingcat“, che rimanda a tre “fonti indipendenti“. Sarebbe anche arrivata la smentita, tramite il deputato della Duma, Aleksandr Khinstein, secondo cui la notizia dell’arresto sarebbe falsa.