Santa Lucia era una giovane che apparteneva a una ricca famiglia
Siracusana, promessa sposa a un pagano. A causa di una malattia della madre, si recò con essa a Catania, per visitare il sepolcro di S. Agata sul quale pronunciò il voto di conservare la verginità.
Distribuì perciò i beni ai poveri e rinunciò al matrimonio. Arrestata su denuncia del fidanzato, fu sottoposta a diverse torture. Fu trascinata da una coppia di buoi, cosparsa di pece bollente e posta su una brace. Per sfuggire al suo carnefice si strappo gli occhi.
La preghiera che i fedeli le rivolgono cita così: “O gloriosa Santa Lucia, Tu che hai vissuto la dura esperienza della persecuzione,
ottieni dal Signore, di allontanare dal cuore degli uomini ogni proposito di violenza e di vendetta.
Dona consolazione ai nostri fratelli ammalati che con la loro malattia condividono l’esperienza della passione del Cristo.
Fa che i giovani, vedano in te, che ti sei offerta interamente al Signore, il modello di una fede che dà orientamento a tutta la vita.
Oh vergine martire, il festeggiare la tua nascita al cielo, sia per noi e per la nostra storia di ogni giorno, un evento di grazia, di operosa carità fraterna, di speranza più viva e di una fede più autentica”.