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Quali regioni sono a rischio zona gialla dopo il monitoraggio ISS di domani

Regioni a rischio zona gialla

Quali sono le regioni a rischio di passare in zona gialla dopo il report dell'Istituto Superiore di Sanità atteso per domani?

Dopo il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità di domani, tutta Italia dovrebbe tornare ad essere in zona bianca: in Calabria, unica regione a rischio fascia gialla nelle scorse settimane, i dati sui ricoveri stanno migliorando e anche in Sicilia i numeri fanno presagire un ritorno alla zona meno restrittiva.

Regioni a rischio zona gialla

Diverse Regioni nelle scorse settimane hanno sfiorato la zona gialla e hanno rischiato di raggiungere la Sicilia, ma nessuna ha mai cambiato colore. Secondo i dati Agenas relativi all’occupazione degli ospedali, la situazione dovrebbe rimanere invariata anche per i prossimi giorni: anzi, la Sicilia avrebbe tutte le carte in regola per tornare in zona bianca, con numeri persino migliori di diverse zone attualmente bianche.

Regioni a rischio zona gialla: i dati sui ricoveri

Ricordando che per passare in zona gialla occorre superare al contempo l’incidenza settimanale di 50 casi ogni 100 mila abitanti, il 15% dell’area medica occupata e il 10% delle rianimazioni occupate, questi sono i tassi di occupazione delle strutture ospedaliere nelle varie regioni:

  • Abruzzo: 3% terapia intensiva, 4% area medica
  • Basilicata: 1% terapia intensiva, 8% area medica
  • Calabria: 7% terapia intensiva, 13% area medica
  • Campania: 3% terapia intensiva, 6% area medica
  • Emilia Romagna: 5% terapia intensiva, 4% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 5% terapia intensiva, 3% area medica
  • Lazio: 6% terapia intensiva, 6% area medica
  • Liguria: 2% terapia intensiva, 3% area medica
  • Lombardia: 4% terapia intensiva, 6% area medica
  • Marche: 7% terapia intensiva, 4% area medica
  • Molise: 3% terapia intensiva, 1% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 5% terapia intensiva, 5% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 4% terapia intensiva, 3% area medica
  • Piemonte: 3% terapia intensiva, 3% area medica
  • Puglia: 4% terapia intensiva, 5% area medica
  • Sardegna: 8% terapia intensiva, 7% area medica
  • Sicilia: 5% terapia intensiva, 10% area medica
  • Toscana: 6% terapia intensiva, 5% area medica
  • Umbria: 7% terapia intensiva, 7% area medica
  • Valle d’Aosta: 0% terapia intensiva, 2% area medica
  • Veneto: 4% terapia intensiva, 3% area medica

Ciò vuol dire che nessuna regione rischia di passare in zona gialla né è vicina al passaggio di zona.