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Quando e perché gli orsi attaccano l'uomo e cosa fare

La possibilità di un attacco da parte di un orso in Italia è concreta

Quando e perché gli orsi attaccano l'uomo e lo scenario di un animale "timido" che però a volte non sceglie la fuga ma di "predarci"

Non è certamente sbagliato alla luce degli ultimi episodi chiedersi quando e perché gli orsi attaccano l’uomo e soprattutto cosa fare se questo accade. La terribile morte del 26enne runner Andrea Papi in Trentino rimanda ad una possibilità che in alcune regioni e zone dell’Italia è concreta. Lo è perché da qualche anno sono emersi i problemi di “convivenza” tra i plantigradi e l’uomo e della gestione degli esemplari definiti “problematici”. Nel nostro paese è endemico e presente l’orso bruno: Alpino o Marsicano con 197 esemplari su tre zone: il Trentino occidentale, la zona al confine tra Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia e l’Appennino centrale tra Abruzzo, Lazio e Molise. Il nostro orso nel caso di esemplari maschi può raggiungere i due metri e mezzo di altezza e i 130 kg di peso.

Quando e perché gli orsi attaccano

Nulla a che vedere con i titani del Nord America e della Siberia ma quanto basta per uccidere un uomo senza difficoltà, perciò la domanda è legittima: come si comporta in caso di “incontri ravvicinati” con l’orso dell’Italia? Marco Antonelli, zoologo del Wwf, ha detto: “L’orso non ci vede come una preda, è fondamentale sottolinearlo. I rari casi di aggressione sono sempre comportamenti difensivi, con l’animale che vede l’uomo come un pericolo e attacca per paura”.

La fuga e a volte l’aggressività

Al di là della timidezza dell’animale ci sono però casi in cui può diventare aggressivo: “Come tutti gli animali selvatici l’orso cerca di evitare ogni incontro con l’uomo ma quando questo avviene, la sua prima reazione è la fuga. Gli orsi, come gli esseri umani, reagiscono in modo diverso al pericolo, ma nel 60% dei casi si tratta di femmine con cuccioli, che agiscono in maniera aggressiva per difendere i propri cuccioli”. E ancora: “Esistono poi i casi in cui sono i comportamenti dell’uomo ha provocare reazioni violente, come ad esempio andare in montagna con un cane senza guinzaglio: la presenza di un altro animale non controllato potrebbe generare un conflitto. Infine c’è l’effetto sorpresa: come nel caso del runner, è più facile sorprendere l’animale se andiamo veloci. In quel caso l’orso ha meno tempo do reazione e a incontri ravvicinati“.

Gli incontri ravvicinati ed il rumore

Ha detto l’esperto del Wwf a Today: “Esistono diversi vademecum da seguire in caso di incontri con gli orsi. Ovviamente va ricordato che non è semplice mettere in pratica dei comportamenti quando ha un orso di fronte, ma è importante mantenere il sangue freddo. Se l’animale si trova a una distanza di 100-150 metri è possibile osservarlo, ma senza avvicinarsi oltre, per poi andare via una volta terminato. In caso di incontri ravvicinati la prima cosa da fare è segnalare all’orso la nostra presenza, anche parlando a voce alta. Senza urlare e fare movimenti bruschi, è necessario far capire all’animale che si trova in presenza di umani, dandogli modo di scappare”.