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Quanto sono affidabili i tamponi rapidi?

Tamponi rapidi affidabili

I tamponi rapidi sono affidabili? Secondo i pareri degli esperti, bisognerebbe rivedere le regole per ottenere il Green pass.

Quanto sono affidabili i tamponi rapidi? La domanda torna attuale con l’ipotesi dell’adozione di nuove regole per ottenere il Green pass. Sono infatti molti gli esperti che hanno espresso alcuni dubbi sull’attendibilità di questi test, che li considerano il punto debole della certificazione verde.

I tamponi rapidi sono affidabili? Secondo Ricciardi, “danno un falso senso di sicurezza”

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, ha dichiarato che “con il passare del tempo si dovrà pensare alla correzione del Green pass“.

“Il certificato verde si ha anche con tampone antigenico ma questo presenta un 30% di falso negativo e dà falso senso di sicurezza, specie con la variante Delta, se si entra con un test, falso negativo, in luogo dove ci sono persone suscettibili, l’infezione si verifica”, ha spiegato Ricciardi.

Già uno studio condotto dal laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università di Padova diretto da Andrea Crisanti aveva provato che i tamponi rapidi possono risultare negativi anche in presenza di un’alta carica virale, o addirittura di super diffusori del virus.

I tamponi rapidi sono affidabili? Secondo Greco, “i molecolari sono molto più attendibili”

Anche Donato Greco, epidemiologo e componente del Comitato tecnico-scientifico, si è dimostrato perplesso nei confronti dei tamponi rapidi. Durante un’intervista al Corriere della Sera, l’esperto ha evidenziato che “tra i tamponi, non sono paragonabili i molecolari, molto più affidabili perché esaminano un frammento dell’acido nucleico, e gli antigenici che rilevano una parte della proteina spike”.

I tamponi rapidi sono affidabili? Secondo Broccolo, “sono test poco sensibili”

Critico anche Francesco Broccolo, virologo dell’Università Bicocca di Milano, che ha sottolineato come i tamponi rapidi non siano affidabili per rilasciare il Green pass, “perché sono test poco sensibili, di conseguenza sfuggono le infezioni e in più non permettono di identificare l’insorgere di possibili nuove varianti che necessitano del sequenziamento effettuato sul genoma virale dei tamponi molecolari risultati positivi”.

Secondo Broccolo, “il soggetto che si sottopone a tampone si sente autorizzato a esporsi a quell’evento per il quale ha ottenuto un Green pass temporaneo senza di fatto avere alcuna protezione”.

I tamponi rapidi sono affidabili? Speranza invita alla prudenza

Come riportato dal Corriere della Sera, il ministro della Salute Roberto Speranza ha invitato alla prudenza, in quanto invalidare i tamponi rapidi taglierebbe le farmacie, che ne effettuano migliaia al giorno, fuori dal sistema di controllo dell’epidemia. 

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