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Quarta ondata Covid, Pregliasco: "Non ci sarà, solo un lieve aumento dei casi"

Fabrizio Pregliasco

La quarta ondata di Covid, secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, non ci sarà, ma si avrà solo un leggero aumento dei casi.

La situazione Covid in Italia è in fase di grande miglioramento, tanto che sono state approvate nuove aperture e da inizio giugno ci saranno sicuramente diverse regioni in zona bianca. Il virologo Fabrizio Pregliasco ha parlato della quarta ondata.

Quarta ondata Covid: solo un lieve aumento dei contagi

La situazione Covid sta migliorando giorno dopo giorno, anche grazie alla campagna vaccinale che sta procedendo molto meglio rispetto all’inizio. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico della Lombardia, è intervenuto ad Agorà, parlando degli sviluppi della pandemia da Covid-19. Il professore ha voluto avvertire tutti che probabilmente ci sarà un nuovo aumento dei contagi, ma molto leggero. Si tratta di un rischio strettamente collegato alle riaperture, che sono iniziate il 26 aprile e stanno andando avanti. Questo aumento dei contagi sarà sicuramente lieve e non potrà essere definito come un fenomeno di quarta ondata della pandemia.

Quarta ondata Covid: le parole di Pregliasco

Con le riaperture, ha sottolineato Fabrizio Pregliasco, si sono presi qualche rischio ed è stata, infatti, una scelta politica. Probabilmente ci sarà un aumento dei contagi, dovuto al fatto che ci sarà più possibilità di muoversi e di avere contatti e di conseguenza il virus avrà modo di circolare di più. “Ma non si tratterà di una quarta ondata e comunque questo rischio sarà compensato dal fatto che il numero dei casi gravi saranno molti meno, grazie ai vaccini” ha spiegato l’esperto, che è intervenuto ad Agorà, su Rai Tre. Il virologo dell’Università degli Studi di Milano sembra essere molto ottimista sull’andamento della pandemia, e anche molto convinto che la quarta ondata non arriverà.

Quarta ondata Covid: si abbassa la percetuale di positivi

I dati delle persone positive al Covid variano, come ha precisato il professore, in quanto “dipendono anche dalla capacità di cercare i contagiati: paradossalmente è meglio individuare sempre più positivi, perché più ne troviamo più possiamo controllare i contagi“. “L’aspetto positivo che stiamo notando in queste settimane è che si abbassa la percentuale di positivi sui tamponi effettuati” ha aggiunto Fabrizio Pregliasco, cercando di spiegare che è meglio riuscire a controllare l’andamento dei contagi per tenere sotto controllo la situazione. Il numero dei positivi continua a diminuire.