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Quarta ondata in Italia, Massimo Galli: “Grazie al vaccino sarà diversa dalle precedenti”

Il professor Massimo Galli

Quarta ondata in Italia, Massimo Galli: “Con il vaccino sarà diversa dalle precedenti, abbiamo un tale tasso di vaccinati da consentire una buona risposta"

Massimo Galli dice la sua sulla quarta ordata del covid in Italia, una realtà che molti considerano già evidente, e precisa però che grazie al vaccino la stessa sarà diversa dalle precedenti. Il responsabile del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha metabolizzato il suo ultimo step mediatico con annesso rammarico per un’ospitata che non gli era piaciuta e a “Morning News” ha voluto fare il punto di una situazione che a suo parere sta a metà fra vigilanza e nuovi protocolli. In che senso?

Quarta ondata, per Galli sarà diversa: “Può starci ma non ha le stesse caratteristiche delle precedenti”

È presto spiegata, per Galli “parlare di quarta ondata tecnicamente può starci, vista la crescita dei casi da variante Delta”. Tuttavia c’è un però grosso come una casa: “Attenzione, non può essere un’ondata con le stesse caratteristiche delle precedenti”. Perché? l’infettivologo la spiega facile, come andrebbe fatto sempre: “Al momento abbiamo un tale tasso di vaccinati nei paesi industrializzati tale da consentire una buona risposta”.

Galli e la quarta ondata diversa. “Terza dose di vaccino? Per ora è solo burocrazia imposta”

Parlare di quarta ondata, recepire le news che dai paesi esteri parlano di terza dose ed argomentare sulla possibilità che una somministrazione numero tre sia messa in cantiere anche per gli italiani è stato quasi fisiologico. E sul tema Galli, che di smontare totem medico-istituzionali non ha mai avuto timore, ha detto: “Al momento è un’imposizione burocratica”. Che significa? Che una terza dose certificherebbe la validità temporale limitata delle prima due, che è ancora dato oscuro, oppure sarebbe solo un “traino” normativo per irrobustire la mistica dell’azione di contrasto al virus da parte del governo.

Perché per Massimo Galli la quarta ondata sarà diversa: “Dimostare che non c’è risposta immunitaria e poi agire”

Infatti a parere dell’infettivologo “bisognerebbe prima verificare la risposta immunitaria dei vaccinati; per convincermi a fare una terza dose dovrebbero dimostrarmi che non ho una risposta immunitaria”. Al di là delle sottigliezze, affatto campate in aria, del professor Galli, c’è poi il dato empirico della crescita dei contagi, ed è dato mainstream. La fase attuale è sicuramente molto delicata e la Variante Delta sta manifestando la propria dominanza in maniera massiva. Proprio a tal proposito il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito la linea di una certa prudenza.

Galli e la quarta ondata, che sia “diversa” lo fanno capire anche Speranza e Brusaferro

Tuttavia lo ha fatto con toni molto meno millenaristici che in un passato che obiettivamente li giustificava meglio di quanto non potrebbe fare il presente, che è più da prontezza operativa che da allarme rosso. Dal canto suo il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha spiegato come in ogni caso, la curva dei contagi dipenda “da noi e dai nostri comportamenti”. Insomma, a numeri di pandemia tutto sommato stabili e con crescite non monstre come quelle che negli altri paesi avevano già fatto segnare incrementi più netti a parità di condizioni temporali, bisogna comunque tenere fede a comportamenti di vigilanza ed azione assoluti. Il che tiene fortemente la questione della vaccinazione massiva al centro dell’intera questione.