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Quarto Grado: Alessia Pifferi nella telefonata al suo avvocato, dice: "La bambina mi manca da morire"

Quarto Grado telefonata Pifferi

Alessia Pifferi, in una telefonata con il suo avvocato Solange Marchignoli, viene ascoltata in esclusiva durante il programma Quarto Grado.

Durante l’ultimo episodio di “Quarto Grado”, l’avvocato di Alessia PifferiSolange Marchignoli – ha raccontato, dopo aver parlato con la donna, le reazioni a caldo della loro ultima conversazione. In trasmissione, è andata in onda la telefonata tra le due.

Quarto Grado,Alessia Pifferi nella telefonata al suo avvocato: cosa è stato detto

Durante la telefonata, avvenuta nel pomeriggio di ieri, 9 settembre, l’avvocato Solange Marchignoli ha chiesto ad Alessia Pifferi come stesse. La donna ha risposto: “Insomma, diciamo che in una situazione così potrei stare un po’ meglio. La bambina mi manca da morire e il carcere non è di certo un bel posto. Sono demoralizzata al massimo terrorizzata e spaventata da tutto”.

La Marchignoli le ha poi chiesto cosa facesse durante il giorno. La Pifferi ha dichiarato: “Tv, letto e quando ti fanno scendere un po’ a prendere una boccata d’aria. Scrivo, parlo con gli psicologi”.

Successivamente, l’avvocato ha poi esordito chiedendole se si scrivesse con qualcuno che conosceva oppure se, in alternativa, scrivesse cose sue. La Pifferi ha reagito dicendo: “No, no, cose mie. Sono proprio abbandonata a me stessa”.

Nel quesito di seguito, alla donna è stato domandato se vedesse in tv quello che accade fuori. Alessia Pifferi ha spiegato, concludendo: “Sì, quando lo riesco a vedere, perché non tutti i canali si vedono. Una fiction, sì. Anche se la testa comunque è a mia figlia che non c’è più. Vorrei solamente tornare indietro, solo per avere mia figlia. Il personale del carcere con me è molto educato, disponibili, educati”.

Le parole di Solange Marchignoli a Quarto Grado

Solange Marchignoli, dopo la telefonata, ha poi descritto in trasmissione lo stato psicologico della donna detenuta. L’avvocato, che fa parte del team difensivo di Alessia Pifferi, ha riferito: “Mi racconta questa storia come se fosse lontana da sé, come se riguardasse una terza persona e una bambina. Inoltre, quando sente delle parole che la toccano, crolla in un pianto disperato”.

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