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Quel geniaccio di Piero Chiambretti

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Checchè se ne dica e scriva, il successo de La tv dei 101, in onda ogni mercoledì alle 21:30 su Canale5, è stato e sarà un successo

“La tv dei 101 parte male”, “Chiambretti non si è evoluto”, “Lo show di Canale5 non decolla”, “Il nuovo programma di Pierino la Peste parte tiepidamente”: quante sciocchezze su giornaloni, giornaletti, blog rinomati e siti improvvisati. Il nuovo programma di Piero Chiambretti, La tv dei 101, al debutto di mercoledì scorso ha totalizzato il 16% di share, pari a 2.197.000 telespettatori, con un dato di gradimento sul target 25-34 anni uguale al 25,63%. Nulla di più soddisfacente per il conduttore, che è in trattative per vendere il format anche all’estero, per gli autori, la macchina produttiva e Mediaset. Il gruppo autorale puntava al 15%, l’azienda al 16%: le attese sono state più che premiate. La tv dei 101 non è un programma pretenzioso e non lo vuole essere, è scritto bene, spassoso per i bimbi, godibile sul divano per i grandi, certamente gli anziani non hanno disprezzato il vedere monelli alle prese con balli, battute e ospiti; intrattenimento puro e gradevole, come pochi ormai se ne vede, senza tette, culi, parolacce, ammiccamenti scontanti, un progetto di qualità di cui Canale5 aveva e ha gran necessità, soprattutto dopo i richiami dell’editore Pier Silvio Berlusconi su una televisione meno trash e più di sostanza. In questo, La tv dei 101 ha raggiunto l’obiettivo. L’ottimo Piero e gli addetti ai lavori ben sanno il buon sangue che scorre tra il conduttore e l’editore, e uno show pompato, scontato e spinto in atteggiamenti e parole sarebbe stato certamente fuori luogo.

Fare un dato simile non è da tutti, soprattutto se si pensa che sia un programma rivolto a bambini e famiglie, e che i primi vanno a letto presto trascinando inevitabilmente i secondi. Il conduttore Piero Chiambretti ha fatto (e farà) quello gli si addice meglio, ovvero il mattatore, il dissacrante, quello che richiama alle righe e che detta i tempi di un show sì per bambini ma alla sua maniera. Chiambretti fa Chiambretti come De Filippi, Scotti, Conti, Amadeus e agli altri hanno il loro imprinting da anni: la matrice sarà sempre uguale, è il modus viventi di ogni spettacolo che cambia, e Pierino si sa adattare bene in ogni contesto. Ha chiambretizzato un programma di calcio senza che questo ne subisse le conseguenze, ha rinnovato i late show, ha messo del suo nell’ultimo spettacolo pur lasciando grande spazio a bambini e ospiti, senza interferire troppo; a suo modo, un signore della tv.

La prima delle tre puntate de La tv dei 101 ha vinto la serata e battuto la concorrenza, cosa non del tutto scontata considerando la novità del prodotto (non sempre l’abitudinario pubblico generalista prende bene i nuovi show) e gli slot pubblicitari in confronto ai competitors. Gli ospiti presenti nella prima puntata, come nelle prossime due, sono volti familiari che piacciono a bambini, famiglie, anziani ma soprattutto sono riconoscibili dal pubblico del Biscione: Paolo Bonolis, Michelle Hunziker, Sfera e Basta, Ezio Greggio, Enzo Iacchetti, Belen Rodriguez, Vittorio Sgarbi, Elettra Lamborghini. Il nuovo spettacolo di Piero Chiambretti ha spezzato oggettivamente il leitmotiv di una rete come Canale5 fatta di reality e talent, per riportare sul piccolo schermo uno show con bambini, dove questi non sono trofei da esibire ma solo creature da far giocare e divertire. E di questo, i telespettatori si sono accorti; bravo Piero.