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Quinto pacchetto di sanzioni europee: cosa contiene e quali saranno le prossime

Von der Leyen

Le nuove sanzioni dell'Europa nei confronti della Russia colpiscono le importazioni di carbone, gli scambi commerciali e l'export di prodotti tecnologici

L’Unione europea ha dato il via libera al nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, il quinto. Sanzioni che colpiscono le importazioni di carbone, gli scambi commerciali e l’export di prodotti tecnologici.

Il quinto pacchetto di sanzioni europee

L’Unione europea ha varato un nuovo pacchetto di pesanti sanzioni contro la Russia. Nella giornata di ieri, 7 aprile, è arrivato l’ok definitivo dagli ambasciatori dei 27 stati membri, dopo il via libera della Commissione Ue e dei leader di governo. Si tratta del quinto pacchetto di sanzioni. La misura più importante è l’embargo al carbone russo. Lo stop all’import vale 4 miliardi di euro l’anno. A questo si aggiunge il divieto di accesso a tutti i porti europei per le navi di Mosca o appartenenti a compagnie russe, ad eccezione del trasporto dei prodotti alimentari, degli aiuti umanitari e dell’energia. Questo blocco vale anche per le compagnie russe e bielorusse di trasporto su strada. Significa che c’è anche lo stop all’import di altri prodotti russi, per un valore di 5,5 miliardi, e all’export dall’Ue di prodotti hi-tech, per 10 miliardi. Sono aree in cui la Russia è ritenuta vulnerabile, con lo scopo di “degradare la capacità tecnologica e industriale russa“. Inoltre, è stato stabilito anche lo stop alle transazioni di quattro importanti banche russe, tra cui la Vtb. 

Le decisioni europee

La fine dell’acquisto di carbone dalla Russia ha creato tensioni tra i governi europei. La soluzione stabilita consente di attendere nuovi approvvigionamenti prima di superare la dipendenza da Mosca. Intanto, il Parlamento europeo ha votato a maggioranza una risoluzione per chiedere a Commissione e Consiglio di applicare un embargo totale su tutta l’energia della Russia, compreso petrolio e gas. I govern idegli Stati membri stanno valutando ogni punto. Il premier Draghi ha spiegato che l’Italia si adeguerà per “permettere la pace“. Per l’Ue è prioritario ridurre la dipendenza dall’energia russa, con nuovi accordi di rifornimento con Canada e Stati Uniti. L’Unione Europea, come annunciato dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel, proporrà di aumentare il sostegno militare all’Ucraina, con altri 500 milioni di euro nel fondo European Peace Facility.