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Toto Quirinale, adesso punta l’ipotesi “di garanzia” con Giuliano Amato sul Colle con la torretta: ne avrebbero parlato anche Luigi Di Maio e Giancarlo Giorgetti durante la famosa cena con pizza e perfino ai Dem la soluzione non risulterebbe sgradita, a fare la tara agli smarcamenti del segretario Enrico Letta.
Quirinale, spunta Giuliano Amato: mette tutti d’accordo e lascia Draghi a Palazzo Chigi
Il dato è che l’ex premier e giudice costituzionale potrebbe mettere tutti d’accordo lì dove su Mario Draghi l’accordo manca in forma ecumenica per questioni di conservazione in vita dell’Esecutivo. Con Amato il problema non si porrebbe: piace (quasi a tutti) e lascerebbe Draghi alla guida del governo scongiurando elezioni anticipate e scranni parlamentari che saltano.
Per la corsa al Quirinale spunta Giuliano Amato: il precedente e la conversione di Renzi su Mattarella
Da Repubblica, che con il Nazzareno ha un filo diretto, arriva una mezza conferma per cui “quello di Amato è un nome sul tavolo”. Il “Dottor Sottile”, come venne chiamato quando era Presidente del Consiglio, era in lizza per il Quirinale già sette anni fa, poi Matteo Renzi andò a convergere su Sergio Mattarella. L’idea è quella di un “Presidente di transizione” ma è idea bislacca e solo concettuale, il tempo di arrivare al voto del 2023 e attendere la fine del settennato.
Letta si smarca dal Toto Quirinale, dove intanto spunta l’ipotesi di Giuliano Amato
Dal canto suo Enrico Letta si smarca e ci tira fuori lo spottone pragmatico: “Noi siamo gli unici che non stanno partecipando a questo assurdo gioco del Quirinale. Mi sembrano dei criceti nella ruota: ogni giorno un nome nuovo e tutti dietro a discutere. Di Quirinale si parlerà a gennaio, oggi si parla della manovra, delle scelte che riguardano il futuro degli italiani”.