> > Quirinale: domenica Popolo Viola e Sardine in piazza contro Berlusconi, '...

Quirinale: domenica Popolo Viola e Sardine in piazza contro Berlusconi, 'abbiamo già dato'

default featured image 3 1200x900

Roma, 19 gen. (Adnkronos) - "Domenica 23 Gennaio alle 14 saremo insieme a Roma, in Piazza Esquilino. Ciascuno e ciascuna con le proprie storie, senza alcun potere di voto, ma con la voglia di praticare un esercizio di memoria collettiva e la libertà di fare da sentinella della pura e sem...

Roma, 19 gen. (Adnkronos) – "Domenica 23 Gennaio alle 14 saremo insieme a Roma, in Piazza Esquilino. Ciascuno e ciascuna con le proprie storie, senza alcun potere di voto, ma con la voglia di praticare un esercizio di memoria collettiva e la libertà di fare da sentinella della pura e semplice decenza. Ci accompagneranno manifestazioni su tutto il territorio nazionale, per dare voce e spazio a quel senso di rifiuto che ci giunge da tutti gli angoli del Paese reale. Chiunque, singoli cittadini, comitati spontanei, entità formali, possono associarsi a quelle già in programma, che verranno man mano riportate nella pagina ufficiale dell’evento. L’età berlusconiana ha lasciato cicatrici culturali profonde e nessuna eredità politica degna di questo nome. Ci sono voluti anni per rimarginare quelle ferite e per ridimensionare l’ondata populista che lo tsunami di Arcore ha riversato sul panorama democratico italiano. Non consentiremo a nessuno di riportarci indietro perché noi con quella storia abbiamo chiuso. Lo diremo forte. 'Abbiamo già dato'". È quanto si legge in una nota del Popolo Viola e delle Sardine.

"Avremmo preferito non avvertire l’esigenza, anzi l’urgenza di prendere posizione. Avremmo preferito -prosegue il comunicato- che il nome di Silvio Berlusconi come successore di Sergio Mattarella non fosse fatto nemmeno per scherzo. Avremmo preferito che si trattasse di una boutade destinata a durare tra Natale e Capodanno. E invece dopo un mese di campagna in solitaria e a pochi giorni dall’inizio delle votazioni che decreteranno il nome del prossimo Presidente della Repubblica, sentiamo il dovere etico di rivendicare una totale distanza tra un pezzo di Paese e vent’anni di berlusconismo".