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Quirinale, il Movimento 5 Stelle potrebbe proporre Giuliano Amato al Colle: i retroscena

M5S Giuliano Amato

Il Movimento 5 Stelle potrebbe essere pronto a proporre Amato pur di non sostenere la corsa di Berlusconi al Colle: i dettagli.

Il Movimento 5 Stelle potrebbe proporre al Colle il nome di Giuliano Amato come alternativa a Silvio Berlusconi. Sarebbe questo il restroscena a tratti quasi clamoroso che è stato portato all’attenzione dalla testata “Il Giornale”. Una proposta dunque che sorprende se si pensa che solo nel 2013 gli stessi pentastellati reagirono negativamente quando Amato venne nominato giudice della Corte Costituzionale.

M5S Giuliano Amato, perché potrebbe mettere d’accordo i partiti 

Sempre stando a quanto ha affermato “Il Giornale”, proporre la candidatura al Quirinale di Amato significherebbe avere maggiori possibilità di mettere d’accordo le parti politiche. Non solo. La strada che potrebbe portare all’elezione di Amato potrebbe risultare non molto dissimile da quella già seguita con Mattarella ossia il giudice della Consulta capace di porsi al di sopra delle parti. Nel caso in cui Amato non dovesse essere eletto capo dello Stato già da gennaio 2022 potrebbe diventare presidente della Corte Costituzionale. 

M5S Giuliano Amato, la carta Anna Finocchiaro 

Altro nome che sarebbe stato portato all’attenzione dal centrosinistra, sarebbe stato quello di Anna Finocchiaro. Si tratterebbe ad ogni modo di una figura che potrebbe non essere in grado di trovare il completo accordo da parte del centrodestra ponendosi più che altro come una “candidatura di bandiera”, avrebbero affermato gli stessi pentastellati. 

M5S Giuliano Amato, Draghi potrebbe candidarsi per il Quirinale 

Nel frattempo tra le diverse parti politiche si sta assistendo ad un particolare fermento specie dopo che il presidente del Consiglio Draghi avrebbe fatto capire che si sarebbe candidato per diventare il prossimo capo dello Stato. Si tratterebbe questa di una scelta che, se da un lato non avrebbe trovato una chiusura da parte dei Dem, dall’altra avrebbe trovato un freno da parte del centrodestra. Il leader leghista Salvini, a più riprese, aveva affermato quanto fosse importante che Draghi potesse proseguire l’incarico di Governo.