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La notizia della candidatura di Silvio Berlusconi per la corsa al Quirinale ha suscitato dei dubbi in molti politici italiani, soprattutto nell’ala di sinistra. Tra i dubbiosi, Nicola Fratoianni, non si è lasciato andare a commenti contro il leader di Forza Italia.
Fratoianni contro Berlusconi al Quirinale
Il centrodestra è sotto attacco, soprattutto dopo il secco “no” da parte del centrosinistra alla candidatura di Berlusconi per la Presidenza della Repubblica. A dire la sua è stato anche il Segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. Il Segretario ha twittato: “Sembra che alcuni abbiano dimenticato chi sia Berlusconi, cosa abbia fatto all’Italia e quanto abbia degradato e corroso la nostra democrazia, gettando discredito e vergogna sul nostro Paese. Berlusconi garante della Costituzione? Non scherziamo“.
Fratoianni consiglia di sottovalutare la candidatura di Berlusconi al Quirinale
La sua posizione non è cambiata nemmeno di una virgola, tanto è vero che l’ha riproposta durante un’intervista a Rainews24. Secondo il deputato, le forze progressiste non dovrebbero stare a guardare in maniera indifferente la candidatura di Berlusconi al Quirinale, nè giocare in difesa o passivamente. Per Fratoianni è necessario che studino bene qualcosa a tavolino per impedire che il leader di Forza Italia possa salire al Colle. Fratoianni ha inoltre invitato tutti a non sottovalutare la candidatura del Cavaliere.
Fratoianni: “La candidatura di Berlusconi (al Quirinale) è indecente”
Oltre ai commenti tecnici, Il Segretario di Sinistra Italiana ha anche attaccato duramente Silvio Berlusconi, come già fatto nel suo tweet. “Io considero la candidatura di Berlusconi persino indecente, e non è questione di formalità. Il punto è che cosa ha rappresentato Silvio Berlusconi in questo Paese, e badate che non mi riferisco solo al casellario giudiziario, ma mi riferisco alla regressione culturale che Berlusconi ha contribuito a diffondere in Italia, dalla mercificazione di ogni spazio della vita, perfino del corpo degli uomini e delle donne, alla credibilità internazionale di questo Paese nel caso venisse eletto”.