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Quirinale, Letta: "Dialogo e patto di legislatura per un presidente super partes"

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Letta ha invocato una figura di garanzia e super partes come prossimo inquilino del Quirinale rigettando la candidatura proposta dal centrodestra.

Dopo la proposta formale di candidatura di Silvio Berlusconi come prossimo inquilino del Quirinale, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha ricordato che la scelta passa per un accordo generale tra le forze politiche.

Letta sul Quirinale

Intervenuto alla direzione del partito, lo stesso ha proposto un patto di legislatura che consenta all’Italia di completare la legislatura portando il paese al voto nel 2023 e all’elezione di un presidente o una presidente che sia di garanzia per tutti. “È sbagliato chiudere le porte al dialogo come ha fatto ieri il centrodestra, vogliamo riaprire quelle porte e quel dialogo per il bene del paese“, ha aggiunto.

La sua proposta, ha continuato, sarebbe una scelta forte per dare energia e forza affinché i restanti 14 mesi dell’azione di governo trovino risposte efficaci in continuità con quanto l’esecutivo sta facendo oggi. E ancora, “un gesto di generosità verso il paese che verrà ripagato dagli italiani“.

Letta sul Quirinale: “Scegliere figura super partes”

Per quanto riguarda più in dettaglio l’elezione del presidente della Repubblica, second Letta si dovrebbe scegliere una figura istituzionale, di garanzia e super partes nella quale tutte le componenti possano ritrovarsi: “Non un capo politico ma una figura di unità“. Se si dovesse andare alle prime tre votazioni senza un accordo, ha spiegato, si dovrebbe decidere insieme agli alleati se votare scheda bianca o decidere di convergere tutti insieme su un nome con una asticella così alta. Poi si dovrà decidere come comportarci se il centrodestra continuerà “nella scelta sbagliata fatta ieri di candidare un capo politico“. Perché loro, ha concluso, “hanno candidato il capo politico più divisivo, il che rende le cose ancor più difficili”.