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Quota 41 per le pensioni: come funziona e quali lavoratori possono ottenerla

Quota 41 per le pensioni: come funziona e chi quali lavoratori possono ottenerla

Come cambia lo scivolo delle pensioni con la nuova Quota 41, quali lavoratori ne beneficeranno

Sono davvero tanti i nomi che hanno preso le misure inserite in manovra dal governo Meloni riguardanti le pensioni: Quota 41, Quota 103, il limite d’età, Opzione donna modificata e chi più ne ha, più ne metta. Oltre ad i nomi e i paroloni dei decreti però, l’argomento che interessa ai lavoratori è come e quando potranno andare in pensione.

Quota 41 o 103, come cambia lo scivolo delle pensioni per il 2023

La promessa iniziale era la tanto agognata abolizione della legge Fornero che però, per l’ennesima volta non è arrivata. Per tutto il 2023 però ci saranno una serie di opzioni per evitare il nuovo scalone a 67 anni ed il ritorno alla Fornero secca. 

Quota 41, anche chiamata Quota 103: nei fatti prevede che si possa andare in pensione anticipata già a 62 anni d’età con 41 anni di contributi versati (totale 103 appunto). Sarà la fine del 2022 la scadenza per usufruire della Quota 102 del governo Draghi: 64 anni di età con almeno 38 di contribuiti versati.

Le stime del governo sono che con questo nuovo provvedimento saranno circa 41mila i beneficiari dello scivolo, anche se altri studi indipendenti rivelano che potrebbero essere circa un quarto di quanto stimato. 

Anche per l’Opzione donna vi sono statàùi dei ritocchi in legge di Bilancio: canale di uscita anticipata solo per caregiver, invalide, civili, licenziate o dipendenti di aziende in crisi. Per la pensione servono: 35 anni di contributi versati e 60 anni di età, che possono diventare 59 o 58 a seconda del numero di figli. In questo caso si tratta di circa 30mila lavoratrici coinvolte nella formula anche se potrebbero esserci nuove modifiche al testo.