Argomenti trattati
Una storia all’apparenza bizzarra che tuttavia è costata cara a due donne cinesi. Per aver raccolto alcune erbe considerate medicinali nel loro Paese, sono state multate.
Raccolgono foglie al parco: multate due donne cinesi
Duemila euro di multa per aver raccolto delle erbe nel parco di Villa Litta a Milano, che le due donne avrebbero usato per realizzare delle tisane. Lo racconta un loro parente, Francesco Wu, che è anche presidente onorario dell’unione imprenditori Italia Cina e membro del direttivo di confcommercio Milano.
In un post pubblicato su Facebook ha scritto: “Il 2 maggio, una mia zia e un’altra parente sono andate verso le 17 al parco Villa Litta ad Affori a raccogliere delle erbe medicinali che usano per fare delle tisane. Questa erba è la foglia di gelso, è la foglia che mangia il bacco da seta. È una pratica comune in Cina raccogliere erbe nei boschi e nei parchi. Non sapevano che era vietato, anche perché so che in alcuni parchi come il Lambro è possibile farlo. Da quello che mi hanno raccontato e che ho capito, dopo pochi minuti vengono fotografate e molto probabilmente segnalate, da qualcuno molto zelante, alle forze dell’ordine che in pochissimo minuti arrivano”. A quel punto le due sono state multate per “danno al patrimonio verde”.
Il racconto prosegue con dettagli inaspettati: “Loro spaventate e incredule, senza parlare una parola di italiano, scuotono la testa, vengono portate via dalla polizia locale perché non avevano documenti con sé, vengono loro sequestrati per diverse ore i cellulari in modo che non possono avvisare neanche i parenti che fino alle 01.00 di mattina spaventati quasi fanno denuncia. Probabilmente alla domanda sulle generalità scuotono la testa e questo viene inteso come non voler comunicare le generalità, cosa che è grave e che è penale. Ma un traduttore al volo non c’è nella Milano del 2022? Bastava che mi avessero chiamato, cosa che mi è capitata per davvero. In più firmano un foglio dove le autorità scrivono che le due donne capiscono l’italiano sufficientemente. Io so per certo che non capiscono una parola di italiano. Sono persone che non hanno studiato sufficientemente in Cina e che sono arrivate in Italia da pochi anni e da adulti”.
Cosa rischiano le due donne
Non solo tanto spavento: per loro i guai potrebbero non essere finiti. “Rischiano un procedimento penale, 2mila euro di multa, fino a 1 anno di carcere per mancanza di documentazione e tutte le implicazioni che ci sono per avere la fedina penale sporca per un extracomunitario. Ci saranno cause e avvocati per dimostrare che erano in buona fede“, ha spiegato Wu.
Poi ha tenuto a sottolineare: “Mi incavolo con loro perché non hanno portato i documenti e perché non hanno avvisato subito mentre erano sulla macchina della polizia locale quando erano ancora in possesso del cellulare, almeno sapevamo dove erano finite e potevamo aiutare con la lingua italiana. Tuttavia, mi sembra tutto assurdo. Quanto zelo da parte della polizia locale. Voi extracomunitari ricordatevi che non si dimenticata il portafoglio con soldi e documenti a casa altrimenti sono guai seri“.
L’intervento di Marco Granelli
A essere intervenuto sulla questione, lasciando un commento al post di Francesco Wu, è l’assessore alla sicurezza del comune di Milano.
“Farò le verifiche su quanto accaduto. Certamente tutti i cittadini quando escono devono avere un documento valido di identità con sé. Mi metterò in contatto con Wu, di cui conosco la serietà per comprendere e favorire una migliore gestione“, ha dichiarato Marco Granelli.