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Racing Extinction, il documentario evento in onda questa sera

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Andrà in onda in contemporanea mondiale questo mercoledì (2 dicembre). In Italia sarà trasmesso da Discovery Channel (piattaforma Sky) dalle ore 21. È il documentario “Racing Extinction”, del regista Louie Psihoyos, già premio Oscar per “The Cove”, che con questo nuovo lavoro è volu...

Andrà in onda in contemporanea mondiale questo mercoledì (2 dicembre). In Italia sarà trasmesso da Discovery Channel (piattaforma Sky) dalle ore 21.

È il documentario “Racing Extinction”, del regista Louie Psihoyos, già premio Oscar per “The Cove”, che con questo nuovo lavoro è voluto ritornare sul tema delle specie in via di estinzione. “Andiamo verso l’estinzione di massa” ha detto Psihoyos, “serve che la gente lo sappia, ed è proprio per aumentare questa consapevolezza che è nato Racing Extinction”. L’idea di base è quella di urtare la sensibilità del pubblico, cercando di andare dritti alle emozioni. Meno razionalità, più sentimento, in maniera da raggiungere lo scopo in modo più rapido e diretto. ”Io” ha raccontato Psihoyos, “ho pianto quando l’ho visto finito. È molto emozionante, e questo era quello che volevamo, cioè che fosse un film emozionante. La gente cambia opinione più facilmente sulla spinta delle emozioni piuttosto che sulla base del ragionamento: è un dato scientifico. Volevamo emozionare per ottenere un risultato. Ma è anche un film che alla fine ha grandi speranze. Si vuole far piangere la gente, ma anche farle capire quanto la situazione sia disperata. Anche una sola persona può fare la differenza. Questo è il nostro motto. Perché quello che accade è la drammatica conseguenza di quello che facciamo tutti insieme”.

“Con l’aiuto di Discovery Channel” ha poi spiegato il regista, “credo di avere creato un punto di svolta per dar vita al cambiamento che ci serve, nell’ottica di conservare un pianeta che possa sostenere la vita di tutte le specie. Non è mai stato così importante essere vivi, nel mondo, come in questo momento. Le decisioni che prenderemo nei prossimi anni influiranno sulla Terra e sulle specie animali per milioni di anni”. ”Se non risolviamo il problema del clima, non riusciremo mai a sbarazzarsi dei problemi umani, è tutto legato perché siamo tutti collegati, non solo le persone, ma tutte le specie, perciò una volta che inizieremo a pensare che non siamo di sopra della natura, ma che siamo parte di essa, inizieremo a capire che i nostri problemi possono essere risolti, che non sono una questione isolata”.