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Ragazza di 26 anni ricoverata per trombosi, si era vaccinata con AstraZeneca

AstraZeneca

Ragazza di 26 anni ricoverata per trombosi, si era vaccinata con AstraZeneca ma dall'Irccs sono perentori: "Non ci sono elementi per indicare legami"

Una ragazza di 26 anni ricoverata al Policlinico di Milano per trombosi, si era vaccinata con AstraZeneca 16 giorni fa, con l’inoculazione della prima dose del vaccino anti Covid anglo-svedese. Dall’ospedale fanno sapere che al momento non ci sono correlazioni accertate. Sta di fatto che la giovane è stata immediatamente trasportata al Policlinico di Milano subito dopo aver manifestato i sintomi di una trombosi cerebrale. La segnalazione sul caso è partita nelle ore serali del 12 aprile, ma ci sono alcuni fattori che vanno immediatamente chiariti.

Ragazza ricoverata per trombosi, la nota dell’Irccs

Il primo è che dall’Irccs di via Sforza è stata immediatamente fatta una precisazione ufficiale ad uso dei media: “non ci sono al momento elementi sufficienti per dare una risposta sull’eventuale correlazione di questo evento con la vaccinazione”. Questo lo storico: nella giornata di lunedì 12 aprile la giovane, una 26enne, è stata ricoverata al Policlinico di Milano per una trombosi cerebrale. L’allerta al 118 è partito lunedì 12 aprile in serata, con l’immediato arrivo dei soccorritori e una tempestiva ospedalizzazione al Policlinico. Dato che la donna è giunta al nosocomio in condizioni definite gravi si è provveduto all’immediato trasferimento presso il Centro trombosi coordinato dalla dottoressa Flora Peyvandi.

Cautela assoluta sul nesso vaccino-trombosi

E a traino del ricovero specialistico è stata ribadita la linea della assoluta cautela, che al momento sconfessa qualsiasi legame (nesso eziologico) fra somministrazione del vaccino AZ e trombosi diventato oggetto di studi anche di altri paesi europei altri paesi europei. Per quanto riguarda invece la condizioni cliniche della 26enne, le stesse sono state commentate anche dall’ospedale milanese che ha spiegato in un’altra nota ufficiale: “La paziente è cosciente e risponde alle terapie. È in condizioni ritenute stabili, anche se la prognosi resta riservata”.