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Ragazza-madre decide di non abortire: la commovente testimonianza

Pancione con cuore

La commovente testimonianza di una ex ragazza-madre che, ingannata e abbandonata dal fidanzato, ha deciso di tenere il bambino (rivelatosi disabile), ma non se ne è mai pentita.

La testimonianza

Donna sola

Ecco la commovente testimonianza – riportata sul sito pro-life “Stelle di Vita” – di una (ex) ragazza-madre che ha deciso di non abortire, nonostante sia stata abbandonata dal fidanzato: raccontando la sua esperienza, ella spera di essere utile a qualche altra giovane. Era il 1996, quindi il neonato di allora oggi ha quasi 21 anni, mentre la protagonista di questa storia, allora ne aveva 18. Nonostante la sua fosse una famiglia cattolica e lei avesse intenzione di attendere il matrimonio per avere rapporti sessuali, come le era stato insegnato di fare, cadde nella tentazione – afferma oggi – di non aspettare. Ricordando quel periodo, ammette di essere stata “una ragazza estremamente ingenua e ancora infantile”, che si era “lasciata trascinare dal ragazzo che frequentavo all’epoca credendo a tutte le bugie che mi raccontava, comprese quelle inerenti ai rapporti sessuali”. “La persona con cui stavo – aggiunge – mi fece credere che se avessimo avuto un rapporto durante il mio ciclo mestruale non sarei potuta rimanere incinta e io gli credetti … Bastò questo per trovarmi in stato interessante il mese successivo”. Tra l’altro, “Il padre del bambino finse inizialmente di voler prendersene la responsabilità, ma poi uscì dalla mia vita, spaventato”.
Naturalmente “I miei genitori non presero bene la ‘novità’ – continua il drammatico racconto della donna – “Mi insultavano, mi disprezzavano… ricordo che mia madre una volta mi disse che provava vergogna ad andare a fare la spesa nel negozio del paese. Inoltre insistevano perchè io scegliessi di abortire – in barba a quegli stessi insegnamenti cristiani in nome dei quali la “condannavano” –, tirando fuori ogni motivazione immaginabile, dal fatto che secondo loro avrei buttato via il mio futuro, al fatto che ero troppo giovane per crescere un figlio, mi dissero anche che non dovevo pensare che un bambino fosse un giocattolo, che non avrei potuto partorirlo e poi ‘sbolognarlo’ a loro senza prendermene cura! Ovviamente non avrei mai fatto qualcosa del genere”. Anche le sue “uniche due amiche dell’epoca” e altri parenti, consigliavano alla ragazza di abortire. Data la tensione che respirava, ebbe anche minacce di aborto spontaneo, ma lei non era sicura di voler perdere il suo bambino, così il ginecologo le consigliò di andarsene di casa, in un luogo dove avrebbe trovato un’atmosfera più serena.

Medico e donna incinta

Trascorse metà di quel periodo da una sua sorella maggiore, di undici anni più di lei, la quale fu l’unica, tra chi conosceva, a dirle: “Riflettici bene, fa’ quello che senti giusto”.

La scelta

La prima ecografia e la decisione di tenere il bambino

Bambino nella pancia

Fu la prima ecografia, quando sentì per la prima volta “il suo piccolo cuore”, a far decidere definitivamente alla ragazza di non abortire il figlio che portava in grembo: “Senza che me ne rendessi conto – scrive – iniziai a piangere per la commozione e compresi che quel ‘fagiolino’ che si vedeva nel video (aveva circa nove settimane) aveva già un cuore, era già una VITA, a tutti gli effetti!”. Perciò decise di crescere da sola il piccolo, di non commettere “un omicidio”: chiamò suo figlio Gabriele, l’Arcangelo che fece l’Annunciazione alla Madonna.

Donna ha dato alla luce un bambino

Purtroppo Gabriele ha dei gravi problemi, è disabile: da quando aveva un anno e mezzo soffre di diabete mellito, da quando ne aveva tre è epilettico e gli è stato diagnosticato un ritardo cognitivo di media entità. Nonostante ciò e le difficoltà che ne sono conseguite, a cui si è aggiunto il fatto che sua madre abbia alle spalle un matrimonio finito male, la donna non si è mai pentita di averlo dato alla luce.