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Ragazze morte nel campo di mais: con loro erano presenti altre 5 persone

Carabinieri

Un uomo di 35 anni ha raccontato che insieme alle due ragazze morte nel campo di mais erano presenti altre cinque persone.

Un uomo di 35 anni ha raccontato che insieme alle due ragazze morte nel campo di mais erano presenti altre cinque persone. Il suo racconto su quello che è accaduto nel campo, che ha portato Sara e Hanan alla morte.

Ragazze morte nel campo di mais: il racconto di un 35enne

All’alba di venerdì scorso, nei campi di Locate Triulzi, nel milanese, mentre Sara El Jaafari e Hanan Nekhla venivano investite e uccise da un macchinario agricolo, non c’erano solo due uomini con loro. Un uomo di 35 anni, rintracciato e sentito dalla Procura di Lodi, identificato insieme ad un 21enne, ha raccontato agli inquirenti che erano in sette sdraiati tra le piante. L’uomo al momento risulta indagato per omissione di soccorso. Ha spiegato di aver conosciuto le due donne la sera di giovedì 1 luglio e di aver trascorso quella serata e quella successiva a consumare alcolici, prima a casa di una conoscente e poi nel campo di mais.

Ragazze morte nel campo di mais: una serata di droga

Quando il gruppo si è recato nelle campagne, si sono uniti due uomini, anche loro marocchini, e una donna di nazionalità rumena. Tutti hanno continuato a bere e a consumare droga, fino a quando si sono sdraiati per terra tra le piante per ascoltare la musica. Il mezzo agricolo è arrivato nei pressi del luogo dove si erano sistemati. Probabilmente erano poco lucidi a causa della droga e dell’alcol e di conseguenza non sono riusciti ad essere reattivi e a spostarsi in tempo. Il mezzo agricolo ha immediatamente travolto le due ragazze, che erano le più vicine alla sua traiettoria.

Ragazze morte nel campo di mais: le persone presenti

L’uomo di 35 anni è rimasto ferito al collo del piede sinistro, ma è riuscito a scappare e allontanarsi in fretta dal campo, senza più tornarci per controllare le condizioni degli altri. I carabinieri del comando provinciale hanno spiegato che le indagini sono ancora in corso, per cercare di identificare e rintracciare le altre persone presenti. La più giovane delle due ragazze decedute, Sara, aveva avvertito il 112 di quanto accaduto. Probabilmente, se gli altri cinque avessero aiutato i carabinieri a trovare con più facilità il luogo in cui è avvenuto l’incidente, si sarebbe potuta salvare.