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Ragazzina islamica in bikini, viene brutalizzata dai parenti

Ragazzina islamica

Una ragazzina islamica di 14 anni è stata insultata e picchiata dai parenti, perchè voleva vivere da occidentale e non secondo le rigide regole dell'Islam.

Una ragazzina islamica di soli quattordici anni è stata insultata e picchiata ferocemente dai parenti, solo perchè voleva vivere da occidentale e non secondo le rigide regole dell’Islam. La vicenda si è verificata a Palermo e la protagonista è una ragazza originaria del Bangladesh, ma che vive in Italia da quando ha un anno. Una ragazza che è diventata a tutti gli effetti simbolo di una generazione che non accetta più violenze e soprusi quotidiani, mascherati dietro alla “tradizione mussulmana”.

Ragazzina islamica brutalizzata

A soli quattordici anni una ragazzina islamica è stata insultata e brutalizzata dai parenti. Il motivo? La ragazza voleva vivere da occidentale e non più secondo le rigide regole dell’Islam. In particolar modo, la protagonista di questa vicenda, che è avvenuta a Palermo, è una giovane che è diventata il simbolo di una generazione di persone che non accetta più le quotidiane violenze nascoste dietro alla “tradizione mussulmana”.

La storia di questa ragazzina passa da alcuni episodi, che possono apparire allo stesso tempo tanto banali quanto brutali. La scorsa estate, infatti, la giovane si era tolta il velo e ha indossato un bikini che le era stato prestato da una amica. Un connazionale, però, l’ha filmata e ha fatto girare il video al padre, il quale una volta tornata a casa ha provveduto a picchiarla.

Qualcosa di simile è accaduto quando un conoscente l’ha ripresa mentre camminava mano nella mano con il fidanzatino italiano. Una volta scoperta, altre botte per la povera ragazza. La quale successivamente ha spiegato che per quelle fotografie non solo è stata picchiata con le mani, ma è stato utilizzato anche un tubo di rame.

Se il padre l’ha picchiata, la reazione della madre non è stata molto diversa. “Sei una puttana, vuoi solo andare a prostituirti, le ha gridato il genitore.

L’episodio chiave

Il punto di non ritorno si è verificato quando con la scusa della nonna morente i genitori avevano organizzato un viaggio in Bangladesh per tutta la famiglia. La ragazzina ha raccontato di aver sentito i genitori che parlavano di un parente a cui darla in sposa. La sua paura era che la lasciassero in Bangladesh. Per un giorno e una notte intera ha vagato da sola per la città, perchè non sapeva cosa fare.

Alla fine, sotto consiglio dei suoi compagni di scuola, ha deciso di denunciare tutto alle forze dell’ordine. La ragazzina ha affermato di sentirsi italiana a tutti gli effetti e di non avere più intenzione di tornare in quella famiglia.

Inoltre, la giovane ha spiegato che secondo la madre è stata la scuola la causa della sua trasformazione in una occidentale. La donna, infatti, ha cercato in tutti i modi di far capire alla figlia che appartiene ad una famiglia mussulmana e per questo deve essere come tutti loro. La ragazzina ha poi raccontato che una volta l’ha chiusa in camera e per diverso tempo non ha potuto andare a scuola.

La ragazza ha poi aggiunto che la sua educazione è sempre stata molto rigida. Le è sempre stato vietato di mangiare carne di maiale. Ma a lei piacciono i salumi e quindi li mangiava di nascosto. Infine, ha confessato di aver interrotto il Ramadan in qualche occasione per fame e per sete. Ora che la ribellione si è completata, il suo unico desiderio è che i genitori la facciano vivere come una vera italiana.