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Ragazzini con lividi sul volto: l'ultima preoccupante tendenza su TikTok

Livido

Un nuovo trend autolesionista è diventato di moda su TikTok ed è molto preoccupante. I ragazzini sfoggiano i lividi sui loro volti.

Un nuovo trend autolesionista su TikTok sta facendo molto preoccupare. I ragazzini continuano a sfoggiare sul social network dei lividi che si procurano sui loro volti. 

Ragazzini con lividi sul volto: l’ultima preoccupante tendenza su TikTok

Una nuova sfida su TikTok sta facendo molto preoccupare. La chiamano “cicatrice francese” ed è il risultato di un pizzicotto stretto talmente tanto da lasciare un livido ben visibile sul volto, che poi viene mostrato sul social network. Il fenomeno si è diffuso anche nel bolognese e i dirigenti di alcune scuole medie hanno lanciato l’allarme e parlato con ragazzi e genitori. Francesca Cavallini, psicologa coordinatrice del gruppo lavoro Psicologia Scolastica dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna, ha spiegato cosa sta accadendo in un’intervista per Bologna Today. 

Mi fa piacere affrontare ancora una volta questo tema. Dico ‘ancora una volta’ perché lo avevo già fatto quando il trend preoccupante sui social era la Blue Whale Challenge, la sfida della balena blu. Tendenze e attività che ci mostrano ragazzini che sembrano non agire più come singoli, ma che si sentono parte di una comunità grazie ai social media. Il tema quindi è quel fare qualcosa per sentirsi parte del gruppo. E fino a qui, non è una novità perché in adolescenza si ha bisogno di questa cosa” ha dichiarato la dottoressa. 

Il nuovo trend autolesionista su TikTok 

La psicologa ha spiegato che paradossalmente più gli adulti parlano di questi fenomeni più si diffondono. “In questo momento però è naturale che non si possa stare a guardare: bisogna che il mondo dei grandi rifletta e soprattutto che venga promosso un dialogo costruttivo” ha spiegato, sottolineando che social come TikTok attraggono ragazzini molto giovani, spesso ancora dei bambini. “Il messaggio che i genitori devono dare ai figli è che se vedono qualcosa che li attrae, se vengono incuriositi da qualcosa a cui assistono sui social ne possono parlare spiegando cosa provano. Non occorre un divieto, ma una grande attenzione al processo mentale che scatta. È un po’ come quando prima di mandarli a scuola da soli vengono accompagnati tante volte fino a quando non sono pronti…” ha spiegato la dottoressa. L’esperta ha aggiunto che questa è una generazione estremamente più capace di mentalizzare e parlare di emozioni rispetto a quelle precedenti, una generazione più brillante e probabilmente anche più fragile.