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Ragazzino di 12 anni colpito dal motore di un aereo: è vivo

malore

E' stato salvato il ragazzino sbalzato via dall'accensione di un motore di un aereo

E’ stato salvato miracolosamente il ragazzino che, giorni fa, era stato sbalzato via dall’accensione del motore di un aereo su una pista d’atterraggio. Il piccolo si trovava con il padre, sulla pista d’atterraggio dell’aeroporto di Skiathos, in Grecia, quando l’esplosione di uno dei motori ha letteralmente lanciato in aria il ragazzo, che è volato per oltre 32 piedi, cadendo sulla sabbia, che per fortuna ha attutito l’urto.

Un volo poco piacevole

Il dodicenne originario della Gran Bretagna ha rischiato la vita quando, mentre si trovava su una pista d’atterraggio col padre, è stato sbalzato via dal motore di un Airbus 320. I due si trovavano sulla pista per vedere gli aerei decollare, in particolare per vedere i voli per Londra, quando una raffica di vento causata dal decollo di uno degli aerei ha creato una corrente talmente forte da sbalzare via il bambino come se niente fosse. Il ragazzo è volato per 32 piedi, come fosse carta velina, per poi cadere di peso. Fortuna vuole che il dodicenne sia atterrato sulla sabbia invece che sulle rocce, mancate di appena 10 metri, che attutendo il colpo ha permesso che il piccolo non ricevesse troppi danni dall’urto col terreno.

I soccorsi

I soccorritori si sono precipitati immediatamente sul posto, chiamati in fretta dal padre, rimasto basito dall’avvenimento. Il ragazzino è stato portato in ambulanza a tutta fretta verso l’ospedale di Skiathos, dove gli sono stati fatti tutti gli esami necessari per un controllo completo. Al ragazzino è stato somministrato un protocollo di emergenza, con le cure di base, prima di essere trasferito all’ospedale Achilopouleio di Volos, dove ha avuto inizio il trattamento di ripresa vero e proprio e dove verranno condotti ulteriori accertamenti sulla salute del piccolo.

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Il rimprovero al padre

Molto dura la lavata di capo che ha ricevuto il genitore per aver portato il figlio in un posto tanto pericoloso come la pista d’atterraggio di un aeroporto. Non sono ancora chiare le eventuali sanzioni, nel caso il genitore venisse denunciato. I medici infatti parlano di un atterraggio di fortuna del bambino, che avrebbe potuto avere anche conseguenze mortali nel caso il piccolo corpo avesse impattato contro le rocce e non contro la sabbia: se avesse sbattuto in modo così violento contro un terreno roccioso, a quella velocità, il bambino avrebbe avuto più del 50% di possibilità di morire dopo il primo contatto. Occorre dunque una particolarissima attenzione quando si decide di mettere a rischio la salute dei propri figli in questo modo, seppur il legame padre figlio sia una cosa speciale: una lezione che questo papà ha imparato ha sue spese.