> > Ragazzo italiano ucciso a Lloret de Mar, l’ultimo saluto della fidanzata

Ragazzo italiano ucciso a Lloret de Mar, l’ultimo saluto della fidanzata

Il ragazzo ucciso e la sua fidanzata

Parla Ilaria, fidanzata di Niccolò Ciatti, il ragazzo 22enne di Scandicci ucciso in una discoteca sabato scorso in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. Scarcerati due dei presunti aggressori.

Le parole della ragazza e degli amici sui social

A Lloret de Mar

Tanto dolore per la morte di Niccolò Ciatti, il ragazzo di 22 anni originario di Scandicci (Firenze), ucciso a botte in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, lo scorso venerdì notte. Ora parla la fidanzata Ilaria, con la quale Niccolò progettava di andare a convivere dopo un anno di conoscenza. E’ volata a Barcellona per riportare a casa la salma del fidanzato, con il quale invece, dopo il ritorno di lui dalla Costa Brava, sperava di trascorrere un periodo di vacanza insieme prima nella loro Toscana, a San Vincenzo, e poi in Corsica. Ilaria racconta che il giovane che amava era il suo “gigante buono … E insieme dovevamo trovare la casa che lui voleva comprare. Niccolò è stato la mia rivoluzione – continua – volevo passarci una vita. vita. Per me Niccolò è come l’ossigeno, senza mi sento soffocare. Mi ha dato l’anima. Non il cuore, non l’amore: troppo di più. Tutti devono sapere quanto ci amavamo. Sapere cos’era per me e cos’ero per lui”.

Per comprare la casa in cui voleva vivere con Ilaria, Niccolò aveva iniziato a lavorare come fruttivendolo al mercato centrale di Firenze, ma intanto continuava a coltivare la sua passione per la box, che purtroppo non è servita a salvargli la vita durante la rissa. Forse perché, dicono i suoi amici sui social, il ragazzo era “dolcissimo, tranquillo, sereno, meraviglioso”. C’è per esempio Sara, che scrive: “Perdere un amico così, che non toccherebbe neanche una mosca, bravo, che quando andavamo a scuola era tra i più bravi. Caro Niccolò non hai mai fatto del male a nessuno, mai. Quelli che ti hanno ucciso la pagheranno davvero, pagheranno tutto questo schifo”.

L’accusa di un ex insegnante di Niccolò e il cordoglio di una mamma

La vittima

Un ex insegnante di Niccolò Ciatti punta il dito contro la cosiddetta “civiltà europea” e di fronte ad episodi come quello che ha portato alla morte del suo exalunno, scrive: “Io di fronte a fatti come questi vedo solo un secondo medioevo dove regna la barbarie e l’odio, il disprezzo per l’altro e un egoismo solipsista”. Poi denuncia: “E cosa fa la politica di fronte a questa desolazione, nulla. Come docente mi sento anche responsabile per questa società senza valori. Che la terra ti sia lieve giovane ragazzo perdonaci se puoi per la nostra incapacità”. Sui social si legge anche il messaggio di cordoglio di una mamma, il cui figlio “è – anche lui come lo era Niccolò – in vacanza in Spagna e l’ultima tappa sarà Barcellona. Non posso non pensare ai genitori di quel ragazzo – lo sfortunato 22enne di Scandicci, appunto – ucciso a calci e pugni. Ho solo tanto dolore”, conclude la donna.

Scarcerati due dei tre presunti responsabili

Nella località dell'omicidio

Intanto è emerso che i tre presunti responsabili dell’aggressione al nostro connazionale non sono russi ma ceceni richiedenti asilo in Francia. Due di essi potranno già farci ritorno, visto che sono stati rilasciati. Resta in carcere solo quello che ha sferrato il calcio mortale alla testa di Niccolò.

Il locale dove è avvenuta la rissa, la nota discoteca St Trop’, è stato chiuso “in via prudenziale” lunedì pomeriggio, hanno fatto sapere le autorità spagnole. Ciò è avvenuto dopo un sopralluogo dei rappresentanti del Consiglio comunale, di agenti di polizia e funzionari amministrativi di Lloret de Mar, per verificare il funzionamento della sicurezza quando Niccolò è stato colpito a morte. Infatti sembra che fossero presenti solo 9 uomini della sicurezza a fronte dei 2.000 giovani nella discoteca quella maledetta notte.