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Raggi, stipendio ridotto per tre mesi dopo l’ammonizione della Corte dei Conti

Virginia Raggi

Raggi, stipendio ridotto per tre mesi dopo l’ammonizione della Corte dei Conti. I giudici contabili attendevano il documento di sunto entro il 3 agosto

Virginia Raggi ha tutti i “numeri” per vedersi lo stipendio ridotto per tre mesi, li ha dopo l’ammonizione della Corte dei Conti che le contesta una “mancanza di trasparenza” nella sua veste di responsabile di vertice dell’amministrazione capitolina uscente. Ma cosa sarebbe successo? La sindaca e il suo team di governo non avrebbero inviato la relazione di fine mandato alle toghe contabili, toghe che già ad inizio estate avevano “ammonito” la Raggi sui criteri di gestione del nervo scoperto delle società partecipate. Le misure a sanzione di quelle omissioni sono chiare e chiaramente esplicitate in una delibera della Corte dei Conti. 

Guai per la Raggi, perché rischia lo stipendio ridotto per tre mesi 

Nell’atto che risale al 4 agosto i giudici spiegano che Roma Capitale non ha inviato alcuna relazione, relazione che è indicata come “fondamentale strumento di trasparenza nella fase di passaggio fra amministrazioni, da cui si prende atto della reale situazione dell’ente”. Già, perché la giunta Raggi è giunta uscente e in procinto di “sfumare” nell’appuntamento elettorale del 3 e 4 ottobre. La legge è chiara: la relazione va inviata entro 60 giorni dalla scadenza del mandato elettorale e il team della sindaca uscente, conti alla mano, è in ritardo già di tre giorni dal termine massimo. 

Virginia Raggi avrà lo stipendio ridotto per tre mesi, parola di giudici contabili

Le sanzioni previste sono chiare: “Per il sindaco, e qualora non abbia predisposto la relazione per il responsabile del servizio finanziario o per il segretario dell’ente è prevista la riduzione della metà, con riferimento alle 3 successive mensilità, rispettivamente, dell’importo dell’indennità di mandato e degli emolumenti”. Insomma, Virginia Raggi è di fatto nella condizione formale e sostanziale prevista per emettere una specifica sanzione. Tutto questo con il “precedente” del mese di giugno scorso. Cosa era accaduto allora? 

Raggi, stipendio ridotto per tre mesi, il precedente delle partecipate

C’erano stati dei rilievi contabili sulla gestione delle partecipate, con la contestazione degli esercizi finanziari del triennio 2016-2018 di Roma Metropolitane. Su Zetèma e Roma Servizi per la Mobilità invece si era profilato il “fumus” di una violazione dei limiti di spesa. La stessa azienda di trasporto pubblico comunale pare non fosse del tutto in regola. Insomma, al di là del merito che resta di natura dubitativa la giunta Raggi aveva più di una ragione per inviare con tempestività la famosa relazione di cui invece non vi sarebbe traccia: lì l’inadempienza  è diventata oggettiva. Neanche a dirlo e dato il clima elettorale, non si è fatto attendere il commento di Roberto Gualtieri, il candidato sindaco di Roma del centrosinistra: “Non ci sono più parole per descrivere sciatteria e incapacità di questa amministrazione comunale”. 

Gualtieri e il Pd all’attacco di Raggi, che si vedrà lo stipendio ridotto per tre mesi 

E ancora: “La mancata pubblicazione della relazione di fine mandato alla Corte dei Conti è gravissima dal punto di vista amministrativo ma è forse la giusta conclusione da quello politico: cinque anni di nulla conclusi nel nulla. Per fortuna questa agonia sta per finire”. E il gruppo Pd del Campidoglio, che in questi giorni aveva eccepito anche alcuni  presunti intrecci fra atti amministrativi e festa di compleanno della sindaca, ha chiosato la vicenda riesumando un vecchio termine risalente all’epoca dell’ex magistrato poi passato in politica Claudio Vitalone

Il “Porto delle nebbie” di Raggi e la sanzione: stipendio ridotto per tre mesi 

Termine a dire il vero che metteva in tacca di mira una certa parte “chiacchierata” della magistratura romana: “porto delle nebbie. L’assenza di trasparenza dell’attuale amministrazione è sempre più imbarazzante ed ora la compagine guidata dalla sindaca Raggi, pur di nascondere quello che gli impone la Corte, occupa il sito istituzionale con una miriade di notizie di stampo propagandistico sullo stile della sindaca informa. Insomma dalla ‘casa di vetro’, si è precipitati in una condizione più simile a quella d’un ‘porto delle nebbie’. Con tanto di sanzioni per la mancata trasparenza”.