> > Ragno violino in Italia: dove vive, com'è fatto, come riconoscerlo, il suo m...

Ragno violino in Italia: dove vive, com'è fatto, come riconoscerlo, il suo morso è velenoso?

ragno violino

In Italia sono presenti esigue specie di aracnidi potenzialmente pericolose e una di queste è il ragno violino

L’ISS – Istituto Superiore di Sanità – ha indicato, nel Documento “Artropodi di interesse sanitario in Italia e in Europa”, che in Italia sono presenti esigue specie di ragni che possono essere pericolose per l’essere umano. Tuttavia, in Italia sono presenti anche ragni che costituiscono un pericolo per l’uomo. In particolare, tratteremo – in questo articolo – del ragno violino (Loxosceles rufescens) che rappresenta un grave pericolo per la salute dell’essere umano.

Ragno violino: dove vive

Il ragno violino è una specie con abitudini notturne ed è molto schiva. Inoltre, questo aracnide è nativo dell’area mediterranea. Di conseguenza, il ragno violino vive anche in Italia ed ha una distribuzione in tutte le regioni della nostra Penisola.

L’Ospedale Niguarda di Milano ha specificato che il ragno violino durante la stagione invernale vive all’interno delle nostre abitazioni (ad esempio all’interno delle fessure dei muri, dietro ai quadri, dietro ai mobili e sotto le lenzuola). Mentre, nelle stagioni più calde si trova anche in giardino sotto rocce, vasi e piccoli anfratti.

Ragno violino: come è fatto e come riconoscerlo

Il ragno violino è un ragno di piccole dimensioni il cui corpo appiattito non supera i 9 mm. Prendendo anche in considerazione le zampe, le dimensioni arrivano fino ad un massimo di 4-5 cm.

Inoltre, l’aracnide è caratterizzato da una colorazione giallastra-marroncina e mostra sulla parte anteriore del corpo un macchia più scura, che ricorda i contorni di un violino. Infine, il ragno violino dispone di sei occhi.

Ragno violino: pericolosità del morso

L’Ospedale Niguarda di Milano specifica che Il morso del ragno violino è asintomatico ed indolore. Tuttavia, viene ha presentarsi una lesione arrossata che tende a guarire lentamente. Inoltre, questa lesione si manifesta con prurito, bruciore, formicoliidopo 48-72 ore la lesione può diventare necrotica e può ulcerarsi

Infine, nei casi più gravi oltre al dolore acuto, febbre, ecchimosi e rash cutaneo, possono svilupparsi dei danni ai muscoli, ai reni, emorragie e può essere necessario ricorrere a dei trattamenti in camera iperbarica.