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Ragusa, arrestati 3 spacciatori che agivano in una scuola

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Ragusa, in manette tre ragazzi che spacciavano stupefacenti presso una scuola durante l'intervallo. I genitori non denunciavano per evitare problemi.

Ragusa, sono state arrestate tre persone con l’accusa di spacciare droga in una scuola. Si tratta dell’esito dell’operazione Intervallo. I malviventi erano attivi nell’istituto scolastico durante i momenti di pausa e nelle piazze della città, molto frequentate dai ragazzi. A sgominare questi spacciatori è stata la Polizia di Stato. Altre undici persone, invece, sono state denunciate. Decisiva è stata la collaborazione con i dirigenti scolastici. Purtroppo, i genitori sapevano, ma hanno insabbiato il tutto per evitare problemi.

Ragusa arresti operazione Ricreazione

Ancora arresti a Ragusa per spaccio di droga. Gli agenti della squadra mobile hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti a scuola tre ragazzi. Ma in tutto sono 11 le persone indagate, tra cui anche dei minorenni. Tuttavia, non per tutti il Gip ha ravvisato esigenze cautelari.
L’inchiesta è partita lo scorso anno, successivamente ai servizi di controlli ed alle segnalazioni che evidenziavano la crescente attività di di spaccio di droga ai danni di minorenni. Questi fatti avevano luogo in particolare nelle scuole e presso i luoghi di ritrovo dei più giovani come le piazze. In seguito ad alcuni arresti, che avevano portato a scoprire ingenti quantità di marijuana, la Procura di Ragusa ha autorizzato un’attività d’intercettazione, in seguito alla quale è stato possibile risalire ad un giro di droga per minorenni e, ancora più tristemente, di minorenni. Nonostante la giovanissima età degli indagati, tutti i ragazzi coinvolti avevano raggiunto un importante livello di professionalità nel trafficare queste sostanze.
Le indagini hanno permesso di appurare che il minorenne così come gli altri indagati, cedevano droga prevalentemente a minori, anche all’interno degli spazi della scuola adibiti alle fasi ricreative, sa qui il nome dell’operazione Ricreazione.

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Lo spaccio

Durante l’intervallo, gli spacciatori contattavano, nel cortile della scuola ed in luoghi un po’ più isolati, lontani dagli occhi dei professori, gli studenti/acquirenti che fumavano direttamente sul posto oppure la portavano a casa.
Fondamentale per la raccolta delleprova, il rapporto sinergico instaurato dagli investigatori con i dirigenti scolastici delle scuole interessate. Diversi i giovani acquirenti ascoltati negli uffici della Squadra Mobile insieme con i genitori che, davanti all’evidenza dei fatti, non hanno potuto fare altro che ammettere di aver acquistato decine di volte dosi di marijuana dai soggetti oggi indagati.
In seguito alle indagini ed alle testimonianze, è stato scoperto che gli spacciatori, dopo aver prelevato la droga (in genere non meno di 500 grammi) a Catania, contattavano telefonicamente o tramite Facebook la giovane clientela, fissando degli appuntamenti. Il tutto poteva sembrare un normale incontro tra amici e ragazzi. Purtroppo si trattava invece di una cessione di droga. Gli scambi avvenivano sempre a scuola durante l’intervallo, oppure nelle piazze di Ragusa.
Ma i fatti sono ancora più tristi. Gli inquirenti, infatti, sono risaliti anche ad intercettazioni dei colloqui tra i familiari degli spacciatori ed i genitori. Quest’ultimi anziché punire severamente i figli e denunciare i fatti, insabbiavano tutto per evitare altri problemi.