Linda Chi sono i conduttori della Rai che presto dovranno lasciare gli studi di Via Mecenate a Milano? La risposta è arrivata in queste ore, dopo le decisioni dei vertici della tv pubblica. Si parla nello specifico di Fabio Fazio, Caterina Balivo, Costantino Della Gherardesca e Massimo Gramellini. Questi sono i nomi dei quattro presentatori che a breve “sloggeranno” dalla piccola “cittadina televisiva”.
I motivi di questa svolta in casa Rai sarebbero almeno due. Il primo è che la struttura, che si estende per circa 7500 metri quadrati, verrà destinata ad altri usi. Il secondo riguarderebbe invece la scadenza di un accordo siglato alcuni anni fa. Come scrive anche il “Corriere della Sera”, gli edifici ora in uso della Rai a Milano non sono di proprietà dell’azienda, bensì sono stati dati in locazione. Questo grazie a un contratto di sei + sei, che sta per arrivare ad esaurimento dopo 12 anni dalla stipula. Il “trasloco” di presentatori e programmi dovrebbe dunque avvenire entro la fine del prossimo mese di dicembre.
I programmi RAI in onda da Milano
Ad andarsene dagli studi televisivi di Via Mecenate a Milano saranno appunto anche alcuni dei programmi Rai più importanti e seguiti. Come Che tempo che fa (Rai Uno), Detto Fatto, The Voice of Italy (Rai Due) e Le parole della settimana (Rai Tre). Presto queste popolari trasmissioni del servizio pubblico si sposteranno negli gli ex padiglioni 1 e 2 al Portello, messi a disposizione dalla Fondazione Fiera di Milano. La cosa per alcuni aspetti è un po’ curiosa. Oggi infatti la tv di Stato decide di ritornare proprio in quegli studi in Fiera che in passato aveva già lasciato. Nei primi anni 2000, infatti, proprio da lì erano stati trasmessi alcuni show, come L’Isola dei Famosi. Ma anche Quelli che il calcio con Simona Ventura e Francamente me ne infischio con Adriano Celentano.
Gli studi inaugurati nel 2007
Il primo passaggio dagli studi della Fiera a quelli di Via Mecenate a Milano era avvenuto nel 2007. All’inaugurazione erano stati presenti l’allora presidente di Viale Mazzini Claudio Petruccioli, il Dg Claudio Cappon e il l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti. All’epoca il cambio di sede venne giustificato con la necessità di avere nuove strutture più grandi. E soprattutto dotate di tecnologie più moderne.
