Vincenzo Colao Dura presa di posizione di Rajoy, premier spagnolo. Infatti egli ha dichiarato alla stampa spagnola e internazionale, che è pronto a continuare a tenere commissariata la Catalogna ribelle. Può farlo prolungando l’applicazione dell‘articolo 155 della Costituzione spagnola. Questo importante articolo prevede che se una Comunità autonoma non rispetta i doveri e gli obblighi, previsti dalla Costituzione, il Governo può obbligarla a farlo in vari modi per tutelare i suoi interessi.
Rajoy quindi pretende che Puigdemont, ex presidente catalano, rinunci all’esilio e non tenti di essere rieletto, per governare dall’estero. Il premier spagnolo ritiene indispensabile la presenza fisica del presidente catalano nel momento del suo giuramento. Lo ha dichiarato in una riunione con la giunta nazionale del partito popolare. Ricordiamo che Puigdemont al momento risiede a Bruxelles. A fine ottobre è fuggito dalla Spagna, dopo essere stato accusato dalla giustizia spagnola di ribellione, per la dichiarazione di indipendenza fatta dalla Catalogna.
Elezioni dicembre Catalogna
Ricordiamo che il 21 dicembre ci sono state le elezioni in Catalogna. Il primo partito più eletto è stato quello centrista unionista di Ciudadanos, mentre al secondo posto è arrivato quello indipendentista di Puigdemont. Quest’ultimo nonostante fosse in Belgio, si è dimostrato soddisfatto dell’esito, dichiarando che queste elezioni sono state una sconfitta per Rajoy.
Inoltre ha affermato che si aspetta una rettifica e una riparazione della democrazia in Spagna. Il portavoce dell’Unione Europea aveva dichiarato che la posizione della Ue sulla Catalogna non cambierà.Prevedere quali saranno i sviluppi futuri della situazione in Catalogna è molto difficile, ma sicuramente le sorprese ancora non mancheranno. Ora si attendono le reazioni di Puigdemont dal Belgio, dopo le ultime minacce di Rajoy.
