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Rapina Lanciano: 3 arresti, ma si cerca il quarto uomo

Rapina Lanciano: 3 arresti, ma si cerca il quarto uomo

Le forze dell'ordine hanno fermato 3 rumeni, presunti componenti della banda di rapinatori di villa Martelli, a Lanciano. Si cerca il capo.

Cosmin, Ion e Aurel. Secondo gli investigatori ci sarebbero loro dietro la rapina alla villa di Lanciano. La banda, sostengono le autorità, sarebbe “a conduzione familiare”, con Cosmin e Ion Turlica, fratelli, insieme al cugino Aurel Ruset, il più grande dei 3. In conferenza stampa, è stato confermato che la procura è in cerca del quarto uomo della banda. L’ultimo componente, tuttavia, sarebbe un connazionale degli altri 3, rumeni, e non un italiano come inizialmente si è pensato. Gli inquirenti ritengono che sia lui il capo della banda. Caduta, invece, l’ipotesi del coinvolgimento di una donna nelle attività del gruppo.

Presunti rapinatori

Giardinieri e muratori. Sul curriculum dei fratelli Turlica, il 22 enne Cosmin e il 20 enne Ion, insieme al cugino 24 enne Aurel Ruset, la Procura riterrebbe di appioppare un altro appellativo: rapinatori. I 3 parlano fluentemente l’italiano e – in basa ai dati raccolti dagli inquirenti – sarebbero perfettamente integrati. Gli addetti ai lavori stessi si sono stupiti a loro volta, quando hanno scoperto l’identità dei 3 presunti componenti della banda. A tradirli sarebbe stata la loro Golf nera, individuata nel corso delle indagini sulla rapina di villa Martelli. La stessa vettura sarebbe stata utilizzata dal gruppo per mettere a segno altri colpi. Non appena è stata individuata, le forze dell’ordine ne hanno subito monitorato gli spostamenti.

L’arresto

L’arresto è stato possibile nel momento in cui i 3 sono finiti fuori strada con la loro Golf. Scesi dalla vettura, i tre avrebbero tirato fuori le valige. “Avevano ripulito la loro abitazione e si allontanavano con i loro effetti personali” ha dichiarato in conferenza stampa il procuratore di Lanciano, Mirvana Di Serio. Una fuga che gli agenti di una radiomobile in borghese hanno impedito prima che fosse troppo tardi. La prossima mossa delle autorità sarà quella di fornire tutti gli elementi necessari per la convalida del fermo. All’appello mancherebbe solo il capo della banda, anche lui rumeno, di 26 anni.