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Monza, rave party nell'ex cinema abbandonato

Forze dell'ordine

Quattordici i denunciati per l'organizzazione di un rave party nel Magic Movie park di Muggiò (MB): un centinaio di persone tra cui molti minorenni, la maggior parte è scappata

Continua la lotta ai rave. Tra sabato 20 e domenica 21 maggio, un centinaio di persone, tra cui molti minorenni, ha preso parte a un rave party nel Magic Movie park di Muggiò, in provincia di Monza e Brianza. Denunciate quattordici persone.

Ragazzo portato in ospedale per eccesso di droghe

I carabinieri del distretto di Desio hanno interrotto il rave party organizzato in quello che è stato descritto come un immobile «devastato e fatiscente», aperto e subito chiuso anni fa e finito in inchieste che incrociavano mafia cinese e ‘Ndrangheta. Per oltre ventunomila metri quadrati di estensione, la struttura è diventata negli anni luogo di rifugio e ritrovo di vandali, sbandati e tossicodipendenti. Quando i militari hanno raggiunto i presenti, la maggior parte di questi ha trovato facili vie di fuga nelle tante uscite e stradine all’interno della struttura. Quattordici i giovani identificati e deferiti in stato di libertà per invasione di edificio, tra cui alcuni minori. L’attrezzattura musicale usata è stata sequestrata. Uno dei partecipanti ha manifestato evidenti segni di eccesso di assunzione di sostanze stupefacenti ed è stato trasportato in ospedale da un’ambulanza del 118.

Decreto anti-rave, cosa prevede

Voluto dal nuovo governo Meloni, il decreto anti-rave ha introdotto nel codice penale l’articolo 633-bis, che recita: «Chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento, è punito con la reclusione da tre a sei anni e con la multa da euro 1.000 a euro 10.000, quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità pubblica a causa dell’inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi. È sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato di cui al primo comma, nonché di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione o di quelle che ne sono il prodotto o il profitto».