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Ray Ban Stories, i primi occhiali da sole di Facebook: prezzo, come funzionano e rischi per la privacy

Ray Ban stories, primi occhiali da sole di Facebook

Facebook ha recentemente lanciato una propria linea di occhiali da sole, chiamata Ray Ban Stories, che promette di diventare il futuro della tecnologia

I Ray Ban Stories sono i primi occhiali da sole di Facebook, creati dal gigante tecnologico in collaborazione con la famosissima casa creatrice di occhiali. Ecco le ultime notizie sui Ray Ban Stories, quanto costano, come funzionano e quali potrebbero essere i rischi per la privacy.

Ray Ban Stories: cosa sono

Facebook e Ray-Ban hanno presentato, a inizio settembre 2021, i primi occhiali da sole creati dalla collaborazione tra le due aziende.

Il nome di questi occhiali è Ray Ban Stories, è già questo fa capire come questo prodotto promette di diventare un must per l’utilizzo di Facebook.

I Ray Ban Stories all’apparenza sembrano normali occhiali da sole, ma al loro interno hanno due videocamere, due altoparlanti e dei microfoni integrati. Il tutto è comandabile sia a voce che col tatto.

Fin da subito si capisce che l’acquirente per cui questi occhiali sono stati pensati è giovane, stiloso e sempre pronto a condividere la sua vita sui social.

Ray Ban Stories: quanto costano

I Ray-Ban Stories sono già arrivati in Italia perché Ray Ban appartiene al marchio del lusso italiano EssilorLuxottica.

Gli occhiali smart sono disponibili in quattro colori diversi della montatura (blu, marrone, nero e verde), con lenti trasperenti o colorate.

Il prezzo del modello base è di 329 euro, e hanno una disponibilità quasi immediata.

Ray Ban Stories: come funzionano

Lo scopo per cui sono stati creati i Ray Ban Stories è quello di registrare velocemente brevi video, al massimo di 30 secondi, da condividere su Facebook o da usare come Instagram Stories.

Le due videocamere da ben 5 MP, che sono accompagnate anche da due piccoli LED, si attivano solo nel momento in cui si sta registrando, così da avvisare le persone intorno che in quel momento sono riprese.

Come già detto, per attivarli basta un tocco o un comando vocale (che però funziona per adesso solo con l’Inglese). Se accoppiati con un dispositivo bluetooth, tramite gli occhiali sarà anche possibile comandare la riproduzione della musica e gestire le telefonate.

Ray Ban Stories: i rischi per la privacy

Appena sbarcati sul mercato, i Ray Ban Stories hanno fatto emergere molti dubbi nell’opinione pubblica.

Molte sono infatti le persone che hanno dei dubbi sul fatto che l’utilizzo di questi occhiali possa permettere la protezione della privacy delle persone riprese accidentalmente e che magari non vorrebbero apparire nelle stories di chi sta registrando il video o scattando la foto.

Inoltre, sembra che mettendo un semplice pezzo di carta o di nastro adesivo sul sensore touch sia possibile registrare video più lunghi di 30 secondi, trasformando così un semplice paio di occhiali da sole in un mezzo utile per lo spionaggio.