> > Razzo cinese in caduta sulla Terra: l'Italia sarà coinvolta?

Razzo cinese in caduta sulla Terra: l'Italia sarà coinvolta?

razzo cinese

La caduta del razzo cinese risulta essere "incontrollata": ci sono rischi per l'Italia?

Il razzo cinese “Lunga Marcia 5” è in rotta di collisione con la Terra. Al momento è impossibile esplicare con certezza se e su quale area del pianeta avverrà la caduta che, come informa Rainews, risulta essere “incontrollata”. Per ora non è possibile nemmeno escludere del tutto l’Italia dalle linee traccianti le possibili traiettorie di sorvolo (ellittiche) percorse dal razzo. Le probabilità risultano essere poche al momento, ma un margine di errore c’è fino alla fine; la situazione non è quindi da prendere sottogamba. Tramite una nota, la Protezione Civile ha informato di tre possibili traiettorie interessanti il Centro-Sud Italia, che meritano di essere prese in considerazione.

Caduta razzo cinese: Sicilia esclusa dalla traiettoria

L’ingegnere Salvatore Cocina, dirigente generale del dipartimento della Protezione civile della Sicilia, ha spiegato tramite alcune dichiarazioni riportate dal GDS che al momento la regione “non si trova più in traiettoria”. Come già detto, tuttavia, un’esclusione totale non può esserci e a confermarlo è lo stesso Cocina: “Non possiamo escludere totalmente la possibilità che uno o più frammenti cadano sul nostro territorio, ma al momento pare improbabile”.

Cosa può accadere a contatto con l’atmosfera

Gli esperti sono preoccupati del fatto che il razzo cinese sia composto da un blocco con i due motori a idrogeno e ossigeno liquido. Essi sono stati costruiti con degli elementi ben resistenti al calore, con una massa che va dalle 2 alle 3 tonnellate. Il razzo probabilmente si frantumerà al contatto con l’atmosfera, ma l’eventualità che generi detriti di massa non indifferente che tocchino il suolo terrestre è da tenere in considerazione.

La Protezione Civile dirama un comunicato ufficiale

Pochissimi minuti fa è stato diramato un comunicato stampa ufficiale con il quale la Protezione Civile ha tenuto a spiegare per bene qual è l’attuale rischio per l’Italia rispetto alla caduta del razzo cinese che sta tenendo con il fiato sospeso mezzo mondo. Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) è per fortuna possibile escludere la caduta di uno o più frammenti del detrito spaziale sul nostro territorio.

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha dunque dichiarato concluse le attività operative: nel frattempo, il dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire attraverso la Sala Situazione Italia, in stretto raccordo con l’Agenzia Spaziale Italiana, il rientro incontrollato del lanciatore spaziale cinese sulla Terra fino alla conclusione dell’evento.