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Referendum 2022: quando si vota? Ecco le possibili date

Referendum 2022, quando si vota?

Sui cinque referendum dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale si voterà in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022.

Quando si vota per i referendum del 2022? Sono cinque i referendum dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale.

Referendum 2022, quando si vota?

Si voterà in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022. La consultazione verrà indetta con un decreto del Presidente della Repubblica, a seguito della decisione sulla data del Consiglio dei ministri. Ciononostante, se prima del giorno in cui è previsto lo svolgimento del referendum il Parlamento dovesse abrogare le norme oggetto della consultazione, l’Ufficio centrale per il referendum potrà affermare che le operazioni relative non hanno più corso. In quel caso, quindi, il referendum viene sospeso e si svolgerà l’anno successivo in caso di scioglimento anticipato delle Camere. 

Referendum 2022: ecco ciò che viene riportato dalla Corte Costituzionale

Ciò che viene riportato dal sito della Corte Costituzionale è questo:

“La legge stabilisce che le richieste di referendum, presentate entro il 30 settembre di ogni anno, siano esaminate tutte dall’Ufficio centrale entro il 15 dicembre, e dalla Corte Costituzionale entro il 20 gennaio successivo, per arrivare alla consultazione sui referendum ammessi, in una data compresa fra il 15 aprile e il 15 giugno”.

Motivo per il quale, si ipotizza anche una sorta di election day che andrà ad accorpare le votazioni del referendum con quelle amministrative previste in primavera.

Referendum 2022: uno dei temi più discussi, l’eutanasia

Uno dei contenuti più caldi di questi giorni è stato il possibile referendum sull’eutanasia. Su quest’ultimo, bocciato dalla consulta, ha detto la sua il presidente Amato:

“Mi ha ferito sentirmi dire che non conosciamo la sofferenza, ha ferito tutti noi. Ma l’omicidio del consenziente prevede casi diversi rispetto l’eutanasia. Non è stato presentato alcun referendum sulla eutanasia, ma un referendum sull’omicidio del consenziente, che si occupa anche di chi non è malato o di chi soffre”.