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Catalogna, scontro Rajoy-Puigdemont: Parlamento approva indipendenza dalla Spagna

Catalogna

Referendum Catalogna, Mariano Rajoy ha intenzione di destituire definitivamente il presidente catalano Carles Puigdemont. Il referendum è illegale.

Referendum Catalogna contrario alla legge. Queste sono le parole che ha dichiarato il premier spagnolo Mariano Rajoy. Non ha intenzione di andare avanti oltre a sopporta l’iniziativa illegale della Catalogna. Per cui questa mattina decide di destituire definitivamente il presidente catalano Carles Puigdemont e il suo governo, il tutto entro sei mesi. Nella giornata di ieri si respirava un clima di vera tensione nei confronti di quella che doveva essere la decisione di Puigdemont. Le opzioni erano tante e il popolo catalano e i suoi consiglieri erano ancora decisi ad andare avanti con la loro iniziativa.

Catalogna, esito referendum

Il referendum Catalogna, come ben sappiamo, ha vinto spudoratamente con il 90% dei ““. Anche se il referendum è stato ritenuto illegale da parte del Tribunale della Costituzione e da parte del rappresentate dell’Europa, i catalani hanno votato e hanno fatto valere la loro parola. Anche se il governo locale ha sequestrato una grande quantità di schede, ne sono sempre rimaste 2.262.424. Queste sono state analizzate e, come si sospettava, hanno dato esito positivo. Il presidente Carles Puigdemont dichiara che la Catalogna, con questo gesto, si è meritata la sua indipendenza. Ma non tutto è oro ciò che luccica.

I provvedimenti

La lotta per l’indipendenza di Carles Puigdemont e del suo popolo deve deporre le armi. Dopo una lunga notta passata a varare le decisioni da prendere, Carles Puigdemont in rappresentanza del suo popolo e del suo Governo, questa mattina si è presentato davanti al Parlamento regionale per chiedere l’apertura di una trattativa con il Governo spagnolo. Il premier Mariano Rajoy è andato definitivamente su tutte le furie. Questa richiesta è stata “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. E’ deciso quindi, verranno presi dei provvedimenti seri, quanto prima. Se fino ad ora il premier Rajoy aveva aspettato a dare il via alla messa in atto dell’Articolo 155, ora non è più della stessa idea.

La decisione definitiva

“No” al referendum Catalogna. Il referendum per l’indipendenza della Catalogna secondo il premier spagnolo Mariano Rajoy è antidemocratico e contrario alla legge. Dopo numerose possibilità date al presidente Carles Puigdemont di riflettere e di ritirare la sua richiesta di indipendenza, ora il premier è arrivato alla decisione definitiva. Carles Puigdemont non ha voluto ritirare la sua iniziativa, ma questa mattina si è presentato con la richiesta di giungere ad un accordo. Il premier ovviamente non glielo concede. Mariano Rajoy è deciso a procedere con l’avviamento dell’Articolo 155. La prima mossa sarà destituire sia Carles Puigdemont che il suo governo, il tutto entro sei mesi.

Articolo 155

La seconda mossa del Governo centrale spagnolo invece sarà far partire l’Articolo 155. Rajoy dichiara che avrebbe potuto decidere di avviare l’articolo 155 anche nel momento in cui è stato indetto il referendum, ma non l’ha fatto. Avrebbe potuto avviarlo anche quando non è stata rispettata la sentenza della Corte Costituzionale. Ma non lo ha fatto nella speranza che le cose si potessero risolvere da sole. Con un pò di buon senso. Queste parole le pronuncia il premier Mariano Rajoy di fronte al Senato. Il suo discorso lo concluderà dicendo che i mezzi eccezionali vanno adottati nelle situazioni eccezionali. Proprio come quella che sta avvenendo in Catalogna. Il premier spagnolo non ha alternative e si sente obbligato a procedere definitivamente in questi termini. Entro sei mesi, il popolo catalano e l’interno mondo sarò spettatore di grandi cambiamenti.

Risoluzione per ‘Repubblica Catalana’

Secondo quanto è stato riportato dai media spagnoli, ipartiti indipendentisti hanno presentato nel parlamento catalano una risoluzione nella quale si afferma: “Costituiamo la Repubblica catalana come Stato indipendente e sovrano di diritto democratico e sociale”. Migliaia di manifestanti sono riuniti vicino al Parlament catalano: la manifestazione è stata convocata dalle organizzazioni della società civile indipendentista. Dopo quattro ore, il Parlamento ha approvato a larga maggioranza la risoluzione per l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna. Prima che iniziassero le operazioni di voto, i partiti dell’opposizione unionista catalana, Ciudadanos e Psc, avevano abbandonato l’aula. Dopo l’annuncio dell’esito della votazione i deputati hanno cantano l’inno nazionale Els Segadors dopo, seguito da grida di “Visca Repubblica” (Viva la Repubblica).