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Referendum costituzionale: 27 novembre o 4 dicembre. Oggi si decide

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Oggi pomeriggio il Consiglio dei Ministri deciderà la data del referendum costituzionale. Due le possibilità: il 27 novembre o il 4 dicembre. Arriverà con ogni probabilità oggi nel pomeriggio la decisione circa la data del referendum costituzionale. Il Consiglio dei Ministri si riunirà infatti...

Oggi pomeriggio il Consiglio dei Ministri deciderà la data del referendum costituzionale. Due le possibilità: il 27 novembre o il 4 dicembre.

Arriverà con ogni probabilità oggi nel pomeriggio la decisione circa la data del referendum costituzionale. Il Consiglio dei Ministri si riunirà infatti proprio per stabilire quando si celebrerà la consultazione popolare e, per il momento, le possibilità sembrano essere due: il 27 novembre oppure il 4 dicembre. Secondo alcune indiscrezioni, la preferenza andrebbe per il primo fine settimana di dicembre, ma ancora non è stato di fatto deciso nulla.

Proteste dalle opposizioni escluse dalla decisione sulla data del referendum

L’attenzione sul tema del referendum è massima e la scelta della data appare di grande importanza. Per questo si sono registrare le proteste di Forza Italia e di Sinistra Italiana, di fatto escluse dalla decisione finale sul calendario del voto. Renzi è “uno spudorato imbroglione”, secondo Renato Brunetta, che accusa il premier di non avere voluto ascoltare le opposizioni per fissare la data del referendum. Arturo Scotto di Sinistra Italiana ha invece dichiarato che Renzi “ha scarsissima sensibilità istituzionale”.

Referendum appuntamento cruciale per l’esecutivo guidato da Matteo Renzi, ma non è un referendum sul governo

Il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ha evidenziato che “ancor più della manovra, il nostro appuntamento cruciale è il referendum”. Il ministro ha parlato di necessità di una “governance forte” e ci ha pensato il collega dei Trasporti Delrio ha rimarcare che il referendum “non è un referendum sul governo”.

M5S a Palermo: con il no al referendum vedranno la loro fine

“No a una riforma scritta dalla P2” è quanto ha dichiarato Vito Crimi dal palco di Palermo del raduno del Movimento 5 Stelle. E da quello stesso palco è arrivata anche la dichiarazione del sindaco di Roma Virginia Raggi: “quando abbiamo detto no alle Olimpiadi hanno tremato, ma con il no al referendum vedranno la loro fine”.