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Referendum eutanasia legale, obiettivo 500mila firme raggiunto: “Guardiamo oltre”

Referendum eutanasia legale

Raggiunte in poco tempo le 500mila firme per il referendum sull’eutanasia legale: il commento di Marco Cappato e gli obiettivi futuri.

La sottoscrizione del referendum sull’eutanasia legale ha già raggiunto in Italia 500mila firme. Si tratta di una campagna partita da poco che sta letteralmente bruciando le tappe. Il dato mostra come 70mila siano le firme ottenute attualmente in Rete e 430mila quelle delle piazze. Non si conosce invece al momento il dato sulle firme raccolte nei vari comuni. 

Referendum eutanasia legale, la situazione 

Il referendum propone, a distanza di 37 anni dalla prima proposta firmata Loris Fortuna, l’abrogazione dell’omicidio del consenziente (articolo 579 del codice penale). L’obiettivo sarebbe quello di legalizzare l’eutanasia con un intervento attivo da parte del medico, ovviamente sempre dopo la richiesta del paziente. Il modello richiesto per l’Italia sarebbe molto simile a quello già presente in altri Paesi come Belgio, Lussemburgo, Olanda e Spagna. 

Referendum eutanasia legale, da dove parte il progetto 

L’obiettivo delle 500mila firme è stato raggiunto con circa 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza originaria. La tematica del fine vita è un argomento delicato che sta prendendo sempre più piede. Intanto Marco Cappato dell’associazione “Luca Coscioni” ha annunciato il prossimo obiettivo da raggiungere entro il 30 settembre 2021: si punta a 750mila firme. Oltre 500mila persone hanno nel frattempo firmato il referendum sull’eutanasia legale. “Un grande grazie a chi sta realizzando questa impresa. Vi voglio bene. Andiamo avanti per mettere il risultato al sicuro da errori e ostacoli, verso le 750.000 firme” ha commentato su Twitter Marco Cappato.

Referendum eutanasia legale, altri dettagli 

L’associazione “Luca Coscioni” da tempo si muove in difesa del referendum per l’eutanasia legale: la firma può essere apportata anche online. Per sottoscrivere il referendum per l’eutanasia legale ora non sarà più necessario recarsi ai gazebo: in alternativa la firma potrà essere apportata direttamente da un dispositivo mobile senza doversi necessariamente recare sul posto. La svolta è arrivata con un emendamento approvato all’unanimità dalle commissioni Affari costituzionali e Ambiente. Ora la raccolta firme potrà avvenire anche online usando l’identità digitale (Spid) e la carta d’identità elettronica

A parlare del traguardo raggiunto è anche Marco Gentili, presidente dell’associazione “Luca Coscioni”, che ha dichiarato: “Con il digitale si supera il meccanismo discriminatorio dell’autentica, oltre che gli ostacoli previsti da una legge di oltre 50 anni fa, come la vidimazione dei moduli e le procedure vessatorie per la certificazione delle firme”.