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Referendum: scatta il caso delle matite cancellabili

Referendum: scatta il caso delle matite cancellabili

Scoppia in tuta Italia la sommossa anti matite cancellabili: molti i seggi in cui non sono state le matite copiative.   Primo caso: Nella sezione 52 della Scuola Federico II del Villaggio di Mosè di Agrigento sono intervenuti questa mattina carabinieri, agenti dela Digos, procuratore ...

Scoppia in tuta Italia la sommossa anti matite cancellabili: molti i seggi in cui non sono state le matite copiative.

Primo caso: Nella sezione 52 della Scuola Federico II del Villaggio di Mosè di Agrigento sono intervenuti questa mattina carabinieri, agenti dela Digos, procuratore e vice Procuratore a causa dell’uso di matite cancellabili. Gli elettori hanno dovuto attendere in coda per più di venti minuti la riapertura del seggio.

Secondo caso: Piero Pelù, invece, ha condiviso sul proprio profilo Facebook la segnalazione effettuata dopo aver scoperto che la matita usata poteva essere cancellata nel seggio di Firenze: “Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio”.

Terzo caso: Un caso anche a Genova – Episodio simile anche in un seggio di Genova, a Rivarolo. Nella scuola Elsa Morante, in via Linneo, il presidente del seggio ha redatto un verbale ritirando le matite dopo le proteste di un elettore. Diversi segnalazioni giravano già su WhatsApp: “La matita che vi forniscono per votare non è cancellabile. Portatevi una gomma da cancellare nel seggio, Votate è provate se realmente il voto non si cancella. In caso contrario chiamate le autorità competenti e denunciate l ‘ irregolarità di svolgimento elezioni. Condividete il messaggio. Lo stato si beffa degli ingnoranti (sic)… informiamoci …forza!” . Sono stati chiamati subito i carabinieri che insieme al presidente del seggio hanno redatto un verbale con il conseguente ritiro delle matite. Su sei esemplari, “tre – continua Aprà – di colore beige sono di vecchia data: due del 2005 e una del 1995. Sono queste che risultano poi cancellabili”.

Quarto caso: Una segnalazione anche ai seggi di una sezione del comune di Castiglione della Pescaia, paese nel cuore della Maremma toscana. A Castiglione della Pescaia sono state segnalate al presidente del seggio matite non conformi alla legge per il referendum, matite non copiative, matite irregolari e quindi cancellabili. Quindi il presidente del seggio ha ritenuto opportuno dichiarare che fino a quel momento con quella stessa matita erano state raccolte tutte le firme della giornata. La matita è stata poi sitituita.

Quinto caso: Molise. Al seggio 17 dell’Istituto d’Arte di Isernia l’ennesimo episodio. Il seggio è rimasto chiuso una quindicina di minuti, poco dopo le 14,00, quando sono intervenuti alcuni funzionari della Prefettura di Isernia. “Sono entrata nell’urna, al seggio 17 dell’Istituto d’Arte di Isernia, facendo molta attenzione ai particolari e mi sono accorta che la matita era più sottile ma identica a quelle usate per le votazioni”, racconta l’insegnante che ha segnalato il caso, Rita Farricelli, 60 anni. “Essendo un’insegnante ho sempre con me un astuccio con matite e gomma da cancellare. Ho provato a cancellare il segno e si è tolto. Ho segnalato subito il fatto al presidente di seggio e alla sicurezza. Al seggio hanno detto che nella scatola non erano state trovate le matite che lasciano il segno indelebile e che quindi erano state utilizzate altre matite. Un telegramma è stato inviato al Viminale. Io – prosegue Rita Farricelli – mi sono recata al seggio tra le 11,30 e le 12,00. Prima di me avevano votato in 130. Ora cosa accadrà di quei voti? L’episodio è molto grave”.