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Referendum per separare Venezia da Mestre: quando ci sarà

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Luca Zaia annuncia che il referendum per separare Venezia da Mestre si terrà il 30 settembre e la giunta della Regione Veneto non interferirà.

Di nuovo al voto il 30 settembre. Non c’entrano le elezioni politiche appena concluse, piuttosto sarà un referendum consultivo che interesserà la Regione Veneto per decidere se dichiarare o meno l’autonomia di Venezia da Mestre – quest’ultima finora parte della prima, ma si trova sulla terra ferma -. La data di questo appuntamento per i cittadini è stata annunciata dal governatore Luca Zaia (foto in alto).

Le parole di Zaia

Il presidente della Regione Veneto, dopo una riunione con la sua giunta tenutasi la mattina di martedì 13 marzo, ha affermato che essa, con la decisione del referendum, ha soltanto voluto rispettare un impegno preso nei confronti del Consiglio Regionale.

Luca Zaia

Ha detto poi di non essere tenuto a sostenere nè le ragioni del “sì” nè le ragioni del “no”, in quanto l’amministrazione regionale di cui è ha capo “ha l’obbligo di non interferire in queste partite”. Bisognerà comunque vedere se i due comuni non faranno ricorso al Tar – cosa però molto probabile -.

Le parole di altri politici veneti

Prima di arrivare alla decisione e all’annuncio del referendum, la giunta regionale ha ascoltato una relazione a riguardo da parte del vicepresidente e assessore agli enti locali, Gianluca Forcolin – come Zaia della Lega Nord -, il quale in seguito ha ribadito che tutto era avvenuto secondo quanto aveva chiesto il Consiglio, “che è sovrano”. Non prendendo posizione, l’amministrazione vuole fare in modo che i cittadini si esprimano “nella più assoluta libertà”.

Gianluca Forcolin

Invece non è d’accordo con il referendum Luigi Brugnaro, dal 2015 sindaco di Venezia, e a sua volta di centrodestra come i politici precedenti. Fa intendere che il ricorso al Tar di cui abbiamo accennato, potrebbe veramente esserci, se verificherà – come dice di voler fare – che “una cosa così pesante, così grave per la città” sia illegittima – come crede -; poi aggiunge “Decideranno i cittadini”.

Luigi Brugnaro

Tuttavia ricorda che gli stessi cittadini hanno già votato quattro volte, dicendo che non vogliono la separazione tra Venezia e Mestre, e commenta che essi “per fortuna sono più saggi degli speculatori di turno”. Senza il referendum, sottolinea, Venezia diventerà “più grande e più forte”, e i suoi cittadini potranno “ampliare i loro orizzonti”: la Serenissima, afferma Brugnaro, “deve tornare a essere una capitale del mondo”. La posizione di Zaia gli è chiara, ma vorrebbe capire “che tipo di persone vogliamo che gestiscano le cose”. Anche alcuni promotori del referendum si dimostrano scettici, perchè non credono che questo avverà per la data annunciata.

Informazioni pratiche sul voto

Il referendum ci sarà dalle 7 alle 23 di domenica 30 settembre e il quesito referendario sarà se si è favorevoli (sì) o “no”, alla divisione di Venezia e Mestre in due comuni autonomi. Ciò significa l’approvazione di leggi autonome da parte del Consiglio regionale.